Poker amaro per l’Atalanta

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Non si può certo dire che Gian Piero Gasperini sia uscito con delle rassicurazioni dallo stadio di Getafe, nell’area di Madrid, dove l’Atalanta ha rimediato una pesante sconfitta per 4-1 dalla squadra spagnola, brava a sfruttare le debolezze difensive dei bergamaschi. La prima dopo solo 10’ quando Toloi sbaglia la misura dell’alleggerimento a Gollini innescando gli attaccanti avversari e permettendo a Arambarri di appoggiare comodamente in rete. Atalanta in campo con la coppia offensiva colombiana Muriel-Zapata con Gomez alle spalle, ma incapace di farsi valere in avanti. Il baricentro basso permette agli spagnoli di arrivare più volte davanti a Gollini. Unica occasione del primo tempo per la squadra di Gasperini matura al 43’ con Pasalic, proposto insieme a De Roon a centrocampo, che vede la sua conclusione respinta dal portiere per poi essere sfortunato nel rimpallo. Allo scadere Gollini deve superarsi per deviare in corner un colpo di testa di Djene. Dopo una prima parte di gara opaca, nel secondo tempo, dopo un altro intervento del portiere atalantino, la squadra prova ad alzare il ritmo e ad assediare l’area avversaria. Al 17’ Gomez si prova su calcio di punizione senza trovare lo specchio della porta. Poi i due episodi a favore del Getafe, entrambi su palle inattive che in pratica decidono l’esito del match benché intervellati da un calcio di rigore trasformato da Muriel al 25’. Accade tutto tra il 22’, quando Damian può insaccare di testa raccogliendo il pallone spiovente da calcio di punizione, e il 38’, con altra incornata vincente di Olivera su calcio d’angolo. Nel tempo di recupero una bordata da fuori area di Malinosvkyi, impiegato nella ripresa, che il portiere spagnolo devia in angolo e il poker in extremis firmato da Angel che rende più pesante il fardello. Analisi e bilanci rimandati per una partita seguita senza l’ausilio delle immagini. Ma la cronaca parla chiaro e l’Atalanta deve ancora riprendere quella condizioni mentale e atletica che le hanno permesso di guadagnare l’accesso alla Champions. Le preoccupazioni riguardano la difesa, dove l’arrivo del gigante slovacco Skrtl promette di dare maggiore robustezza al reparto, ma anche la scarsa vena di un attacco che ha concluso la passata stagione con numero record.

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