Un, deux, trois: a Parigi anche oggi si conta fino a tre, quante le medaglie conquistate dall’Italia nelle prove in linea di ciclismo su strada dei Giochi Paralimpici. Apre le danze Luca Mazzone, il primo a salire oggi sul podio nella categoria H1-2. E dopo l’argento nella cronometro di ieri, stavolta al collo si infila un’ottima medaglia bronzo. Risultato bissato nel pomeriggio da Ana Maria Vitelaru, che con il bronzo nella categoria H5 regala alla spedizione azzurra del ciclismo la prima medaglia al femminile. Chiude i giochi Mirko Testa, che si unisce al prestigioso “club del bronzo” grazie a una solida prestazione nella prova in linea della categoria H3, conquistando il terzo posto al termine di un combattuto percorso di 56,8 km. Un risultato che lo consacra tra i protagonisti di questa edizione dei Giochi alla sua prima partecipazione e da campione del mondo in carica.
Il portabandiera azzurro taglia il traguardo per terzo con il tempo di 1:27.58 (+7’40”). Oro al francese Jouanny in 1:20.18, argento allo spagnolo Garrote Munoz (+22”). L’attacco dello spagnolo Munoz, vincitore della crono di ieri, arriva subito alla partenza, sorprendendo il gruppo. Lo segue solo il francese Jouanny, che da campione del mondo non ha alcuna intenzione di cedere il passo nella prova che vale un quadriennio. Nessun altro collabora per recuperare lo svantaggio e, mentre la coppia di testa va a giocarsi la vittoria, l’azzurro imposta la gara per raccogliere l’ennesima medaglia di una prestigiosa carriera.
Ai microfoni di Rai Sport, subito dopo l’arrivo, Mazzone ha dichiarato: “C’è sempre una prima volta: in questa occasione è la prima volta, per me, di una medaglia di bronzo alle Paralimpiadi. Non l’avevo mai vinta in sei edizioni a cui ho partecipato. Anche oggi sono andato a medaglia ed è un piccolo record, perché tutte le volte che ho gareggiato sono salito sul podio. Sono veramente soddisfatto. La pioggia non mi ha aiutato, ma i due davanti erano troppo forti oggi e per me questo è un altro grande risultato. Ho fatto il mio, conoscendo la caratura degli avversari non potevo andare oltre. A Parigi sono tanti i ragazzi che lottano per salire sul podio; eppure io, che sono ormai un veterano, riesco ancora a lasciarne dietro qualcuno. Oggi dovevo anche evitare di prendere rischi in previsione di un possibile impiego nel team realy. Insomma, è andata bene”.
L’Italia torna nel pomeriggio sul podio con Ana Maria Vitelaru, che si porta a casa una splendida medaglia di bronzo nella gara in linea femminile H5. L’azzurra è sempre nel vivo della corsa, rimanendo nel gruppo di testa e provando anche un attacco a due chilometri dal traguardo sulla cinese Sun Bianbian. Nonostante il tentativo, Sun riesce a rispondere negli ultimi metri, chiudendo dietro alla leggenda Oksana Masters. Al traguardo arriva in 1’52”17, a 13 secondi di ritardo dalla vincitrice. Con questa medaglia, l’Italia arriva a quota 49 in questi Giochi Paralimpici.
L’azzurra, alla sua seconda Paralimpiade, mette al collo la prima medaglia paralimpica della carriera e lo fa con il sostegno di una handbike speciale, quella regalata da Alex Zanardi prima del suo incidente e con cui Ana orgogliosamente continua a correre (e vincere). L’altra azzurra in gara, Katia Aere, chiude in quinta posizione non riuscendo a confermare il podio di tre anni fa, pagando un ritardo di quasi sette minuti dalla Masters.
L’Italia festeggia il terzo bronzo grazie a Mirko Testa, che realizza il sogno di tornare a casa dalla sua prima Paralimpiade con una medaglia. L’azzurro, 27 anni e campione del mondo in carica, ha dato prova di grande costanza, rimanendo fin dall’inizio nel gruppo di testa insieme ai francesi Bosredon e Quaile. Nella seconda parte di gara, i due transalpini hanno preso il largo, con Mathieu Bosredon che ha dominato, tagliando il traguardo in 1:34:36, seguito dal connazionale Johan Quaile a 1’21”.
La vera battaglia si è accesa per il bronzo, con quattro atleti in lotta all’inizio dell’ultimo giro. Testa si è dimostrato il più brillante, affrontando la salita finale con grinta e lanciandosi in volata, dove ha chiuso al terzo posto, con un ritardo di 5’02” da Bosredon. Seguono a poca distanza lo spagnolo Garcia Marquina e al quinto posto l’altro azzurro in gara, Martino Pini (+5’03”), ieri bronzo nella cronometro H3. Non arriva al traguardo invece Federico Mestroni, sempre tra gli H3, costretto al ritiro durante la gara.
Podio sfiorato per Francesca Porcellato. L’azzurra, 54 anni oggi e alla sua 12.a paralimpiade, conquista il quarto posto nella prova in linea H1-4 di Parigi 2024 (gara ridotta a 2 giri causa maltempo). Medaglia d’oro per l’australiana Lauren Parker, che vince per distacco con 4’11” sulle avversarie; argento all’olandese Jennette Jansen e bronzo alla tedesca Annika Zeyen-Giles, che hanno preceduto Porcellato nello sprint per gli ultimi due posti rimasti sul podio. Nella stessa prova dodicesima piazza finale per Giulia Ruffato, categoria H4, mentre Fabrizio Cornegliani (H1) non ha terminato la prova. (Fonte: Federciclismo)
(foto CIP/Pagliaricci)