Mirko Testa: “Il bronzo? Medaglia che ripaga impegno e sacrifici”

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A Mirko Testa non è mai piaciuto accontentarsi. Da quando nel 2018 è salito per la prima volta su una handbike, grazie al progetto di Sport Therapy da anni portato avanti da Active Sport in collaborazione con la Domus Salutis di Brescia, ha impiegato poco per iniziare a vincere. È diventato prima campione italiano, poi campione del mondo, quindi ha portato per la prima volta l’associazione bresciana alle Paralimpiadi e giovedì a Parigi è riuscito nell’impresa di mettersi al collo una medaglia, il bronzo conquistato nella prova su strada della categoria H3, la più competitiva di tutte. Sul circuito di Clichy-sous-Bois, Testa ha chiuso alle spalle dei due francesi Mathieu Bosredon e Johan Quaile, aggiungendo un’altra soddisfazione enorme a una lista già lunghissima.

Partecipare a una Paralimpiade – dice il bergamasco classe 1997 – è già un’esperienza meravigliosa, vincere una medaglia la rende speciale. Arrivavo da campione del mondo, ma ottenere risultati non è mai semplice e pertanto sono felicissimo del mio terzo posto. Sono consapevole di aver dato tutto, quindi non ho rimpianti. Ricevere la medaglia è stata un’emozione che mi accompagnerà per sempre: mi ripaga di tutti i sacrifici fatti. La vita degli atleti è fatta di impegni e rinunce, e non solo di coloro che salgono sul podio. Ero determinato per ottenere un bel risultato ed eccolo qua. Mi sono impegnato tanto negli ultimi anni e ora posso dire che ne è valsa la pena, anche grazie al costante appoggio di Active Sport che mi ha sostenuto fin dal giorno zero, da quando sono salito per la prima volta su una handbike. All’inizio mi piaceva il senso di libertà, l’idea di poter uscire in bici con i miei amici. Non avrei mai pensato alle competizioni. Poi è cambiato tutto“. Sei anni più tardi ha un bronzo Paralimpico al collo, e occhio che non è finita: sabato, insieme ai connazionali Mestroni e Mazzone, Testa farà parte del terzetto azzurro della staffetta, a caccia di una nuova medaglia.

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Fin da quando abbiamo iniziato il rapporto con Mirko – dice Marco Colombo, presidente di Active Sport e presente ai Giochi a sostegno dell’atleta – abbiamo capito subito di avere fra noi un potenziale campione. Questo ci ha spinto verso una scelta diversa dal solito, cioè quella di studiare degli investimenti mirati per permettergli di praticare l’handbike a tempo pieno. Eravamo sicuri che la sua determinazione e il valore delle sue performance l’avrebbero portato lontano. Ma non eravamo tanto interessati ai risultati come tali, quanto al fatto che la sua evoluzione sportiva potesse spronare altre persone ad avvicinarsi allo sport paralimpico. Prima del suo recente ingresso nelle Fiamme Oro, che oltre a rappresentare un grande motivo d’orgoglio e un ulteriore step verso il professionismo, è sempre stata Active Sport a sostenerlo, motivo per il quale questa medaglia ci riempie di gioia. Era una sfida anche per noi, e oggi abbiamo il miglior ambassador che potessimo chiedere“.

Emozionato anche Sergio Balduchelli, capitano dell’Active Team La Leonessa. C’era quando Testa corse la sua prima gara, vincendo le paure dell’epoca, e c’era a Parigi, a sostenerlo e abbracciarlo dopo l’arrivo. “Mi ha fatto provare emozioni difficili da descrivere a parole – spiega –, che sarebbero rimaste le stesse anche se non avesse preso una medaglia. Nella volata finale ero senza fiato, come se fossi io a pedalare al posto suo. Sono emozioni che restano nel cuore, regalate da un ragazzo che ci dimostra quotidianamente come si possa essere grandissimi atleti anche su una sedia a rotelle. Anche per questo, siamo convinti che Parigi 2024 sia solo l’inizio di una carriera ricca di successi“.

Vedere uno dei nostri ragazzi sul podio alle Paralimpiadi – dice Daniela Pozzi, coordinatrice della gran parte delle iniziative targate Active – è qualcosa di indescrivibile. Questo bronzo è un riconoscimento a un ragazzo che ha tutte le caratteristiche del campione: serietà, passione, determinazione, umiltà e sacrificio. Ma premia anche l’impegno di tutte le persone, e sono tante, che hanno contribuito affinché il sogno si potesse realizzare. Un pezzettino della medaglia è di tanti: chi l’ha messo per la prima volta su una handbike, chi gli ha trasmesso la passione, i compagni di squadra che l’hanno sempre motivato, gli sponsor di Active Sport e non solo. È una festa per Mirko, ma anche per tutti i nostri atleti che ogni giorno mettono passione e sacrificio nello sport“. (Fonte: Active Sport)