Fabrizio Carcano
La vittoria del cuore e dell’orgoglio, la vittoria inattesa e incredibile, che aumenta i rimpianti per una stagione sfortunata e dall’esito forse ormai compromesso. Il Bergamo Basket 2014 espugna Trapani con una partita da ricordare e conquista il suo primo successo esterno stagionale, il quinto in ventiquattro partite. Due punti che fanno morale e autostima ma paradossalmente inutili, perché la penultima in classifica, Capo d’Orlando ha beffardamente battuto Roma per 75-74 mantenendo quattro punti di vantaggio sui gialloneri orobici. Che però, dopo una serie di sconfitte al fotofinish, hanno dato un segnale importante: a otto giornate dalla fine il BB14 è ancora vivo e ha voglia di lottare.
Anche se rimontare il distacco sarà difficilissimo. Prossimo avversario, martedì 25 febbraio al PalaAgnelli, Capo d’Orlando contro cui è obbligatorio vincere e dimezzare lo scarto, riuscendo anche a ribaltare il -12 dell’andata per avere il vantaggio nel confronto diretto in caso di arrivo in parità.
Bergamo ha dimostrato di poterci provare e credere fino in fondo, andando a vincere a Trapani, sul campo della quarta in classifica, che vanta 14 vittorie in 24 partite.
E che nei primi dieci minuti ha asfaltato Bergamo, trascinata da un immarcabile Andrea Renzi, travolgendola per 34-18. Sembrava il prologo di uno scarto da trenta punti o giù di lì.
Invece Bergamo ha iniziato una rimonta prodigiosa, con un secondo periodo che ha girato il match, con un parziale di 21-9 che ha permesso di andare all’intervallo sotto di quattro, sul 43-39, prima di mettere la freccia per il sorpasso sul 44-43 a inizio ripresa, concretizzando un complessivo 25-9.
A quel punto il BB14, trascinato dalla coppia Zugno-Carroll, ha mantenuto la fiducia in attacco e l’energia in difesa, trovando una clamorosa allungo fino al 63-52 a 13 minuti dalla fine, che sembrava decisivo. Trapani sfruttando la classe di Corbett e la fisicità di Renzi rispondeva con un break di 10-0 chiudendo la terza frazione sotto di uno, sul 62-63. Nonostante il recupero subito Bergamo però non si è scomposta, ha trovato punti dai soliti Zugno e Carroll per tornare a volare sul 71-62 a sei minuti dalla fine. Prima di un finale di sofferenza, senza Zugno espulso e con Carroll, superlativo con 26 punti, che non trovava più il canestro: una bomba di Parravicini ha permesso di mantenere un buon margine sul 74-66 e nel finale sono stati decisivi Bozzetto a rimbalzo e l’esperienza di Jackson.