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Rugby Aquila per Bergamo

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Federica Sorrentino

All’indomani del terremoto che il 6 aprile 2009
devastò L’Aquila, la Curva Nord dell’Atalanta
avviò iniziative per la raccolta di fondi a sostegno
della popolazione abruzzese duramente colpita. In
quella occasione si instaurò un gemellaggio con la
società giovanile Rugby Experience dell’Aquila,
che, memore del gesto di solidarietà (da allora
L’Aquila Rugby 1936 reca sulla maglia il logo della
Curva Nord), ha deciso di devolvere ai reparti di
terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni
XXIII di Bergamo l’importo equivalente al costo
della trasferta che avrebbero dovuto sostenere per
partecipare il 29 marzo al trofeo Capuzzoni di
Milano, annullato per l’emergenza Covid-19.
Storie di riconoscenza e solidarietà, di popoli, di
sport, di tifoserie lontane. “Lontananza”, la parola
che meglio rappresenta tutti noi in questo
momento. I praticanti il rugby si presentano come
la gente del contatto, di baci, abbracci ed
esultanze. E lo spirito di solidarietà emerge
proprio quando diventa necessario metterci tutti
un po’ più a distanza.
Rugby Experience School L’Aquila ha commosso
nel comunicare che domenica 29 marzo avrebbero
dovuto partecipare con i bambini al “Torneo
Capuzzoni” di Milano.
Sarebbe stata una festa di sport, di condivisione e
di amicizia, ma sono stati placcati dall’isolamento
per sconfiggere il virus. Hanno deciso così di donare
alla Terapia intensiva dell’Ospedale San Salvatore
di L’Aquila e all’ospedale Papa Giovanni XXIII di
Bergamo la quota avrebbero dovuto pagare per
l’iscrizione delle squadre al Torneo. L’hashtag
rappresentativo è: #distantimauniti.
L’importanza di questo gesto è legato al senso
dell’umanità. È stata l’occasione per restituire un
minimo di ciò che i bergamaschi e la Curva Nord,
fecero di concreto per il Rugby aquilano. Difatti,
pochi mesi dopo il terremoto che li colpì, i ragazzi
della Nord invitarono L’Aquila Rugby 1936 ad
essere presenti a Bergamo in occasione di una delle
più importanti festività cittadine.
Il presidente Molina raggiunse Bergamo, onorando
l’invito di quelli che erano diventati Amici, e, sul
palco, fu chiamato in rappresentanza del Rugby
aquilano e gli fu fatto dono di un piccolo grande
capitale, raccolto con amore. Da allora quel logo
cucito sulla maglia. Prima sulla divisa de L’Aquila
Rugby 1936, poi sul petto dei bambini della Rugby
Experience School L’Aquila. Oggi è il momento di
ricambiare.
Il momento di restituire quanto ricevuto

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