Luca Lembi
La Coppa del Mondo di sci alpino femminile si è
conclusa con lo storico successo di Federica
Brignone, prima azzurra a conquistare la coppa di
cristallo e vincitrice anche delle coppe di specialità
di combinata e slalom gigante, con 74 punti di
vantaggio su Petra Vlhová, 24enne slovacca,
campionessa mondiale nel gigante a Are 2019 e
vincitrice di due Coppe del Mondo di specialità.
Seconda nella passata stagione nella coppa del
mondo generale alle spalle di Mikaela Shiffrin,
quest’anno Vlhová è finita terza, con 8 podi
stagionali e 5 vittorie, conquistando le coppe di
specialità di slalom speciale e parallelo. Dietro i
successi della sciatrice slovacca c’è il selvinese
Livio Magoni, colui il quale aveva preso in mano la
squadra di sci alpino femminile nel 2013, dopo
aver portato Tina Maze alla conquista della Coppa
del mondo. Poi, agli inizi di aprile 2015, con una
telefonata la Fisi gli ha revocato l’incarico di
responsabile delle specialità tecniche femminili.
Una decisione del tutto inaspettata, visto che
quell’anno aveva portato ben sette ragazze alle
finali a 25 del gigante della Coppa del Mondo a
Meribel. Petra è entusiasta del suo team e
soddisfatta della scelta fatta nel 2016 quando
Livio Magoni è diventato il suo allenatore.
“Io e Livio abbiamo un ottimo rapporto e sono
davvero contenta di allenarmi con lui.
E’ il tecnico adatto a me perché mi spinge ad
andare oltre, a chiedere di più al mio fisico.
Ho bisogno di questo tipo di incitamento, perché
ogni tanto rallento. Senza di lui non sarei
migliorata”.
Quando si è allenata sulle nevi di Foppolo, la
sciatrice slovacca si è presentata agli impianti di
risalita alle 7:30 del mattino, insieme al suo team
di cui fa parte anche lo skiman bergamasco Gigi
Parravicini.
Un programma che prevede 4 ore di allenamento,
con possibilità di svolgere esercizi particolari senza
pali nella parte alta della pista, provare diversi tipi
di curve per poi confrontarsi e correggere gli errori.
“Tanto lavoro e tante curve, esercizi atletici
commisurati alla preparazione richiesta per
affrontare al meglio le gare di sci” – così riassume
l’impegno Livio Magoni.
E quando la neve non c’è inventa allenamenti unici
che comunque tendono a ricreare il gesto dello sci.
Prima di incontrare Livio Magoni, Petra Vlhová era
concentrata solo sulle porte strette dello slalom.
Ora vince in gigante e speciale ed è pronta a
lanciare la sfida per la prossima stagione.