Federica Fusco
L’idea, semplice e straordinaria, di trasformare le
maschere di snorkeling in ausilio alla respirazione
per aiutare i pazienti contagiati da coronavirus e
in terapia subintensiva, è stata adottata da un
gruppo di amici, imprenditori e professionisti
bergamaschi, guidati da Carlo Pedrali, il quale, in
collaborazione con l’UCID Monza e Brianza e il
suo presidente, Aldo Fumagalli, ha dato vita
all’iniziativa “Easy Covid-19 Mille respiri per
Bergamo e Monza Brianza”, a supporto del
progetto Easy Covid 19, sviluppato dalla startup
Isinnova di Brescia. “Con il progetto Easy Covid
abbiamo reso pubbliche le indicazioni per la
realizzazione di quella che abbiamo chiamato
valvola Charlotte, un elemento brevettato che
permette la rapida conversione di maschere da
snorkeling in supporti che possono aiutare nel
trattamento di pazienti Covid subintensivi –
conferma Christian Fracassi, CEO e Founder di
Isinnova – ovviamente suggeriamo, dove presenti,
l’utilizzo delle maschere CPAP, ma nel momento
in cui queste non dovessero essere reperibili
rendiamo disponibile un supporto equivalente”.
E’ Renato Favero, ex primario dell’ospedale di
Gardone Valtrompia, a spiegare lo sviluppo del
progetto: “L’intuizione era già nata tempo fa:
osservando una maschera da snorkeling avevo
notato le sue somiglianze con alcuni strumenti
utilizzati in terapia intensiva e subintensiva.
Seguendo l’evoluzione della situazione legata alla
diffusione del Covid 19 ho verificato, così, che
bastavano pochi interventi per rendere la
maschera da immersione funzionale per un altro
scopo e ho condiviso l’idea con Isinnova e
Decathlon, trovando la loro disponibilità per la
realizzazione. E’ importante specificare che questa
maschera non ha l’indicazione di uso di un
respiratore, ma che può andare a sostituire altri
strumenti già utilizzati”.
Accanto alla comunità che si è attivata per
realizzare il raccordo per la maschera e per il
reservoir mediante la tecnologia della stampa 3D,
c’è l’azienda Oldrati, già produttore delle maschere
da snorkeling, che si è attrezzata per lo stampaggio
ad iniezione delle valvole: “Come azienda ci siamo
attivati nel minor tempo possibile per supportare
la produzione attraverso la realizzazione a
iniezione delle valvole Charlotte – conferma
Manuel Oldrati -, andando a inserirle in un
progetto che già conosciamo molto bene, quello
delle maschere della Decathlon, in modo da
aumentarne la disponibilità”.