a cura della Redazione
Anche per la pallavolo maschile è calato il sipario.
Una chiusura largamente prevedibile alla luce
delle oggettive difficoltà di natura logistica, legate
all’emergenza sanitaria e alla necessità di
garantire la difesa della salute.
Un epilogo che fa male ma che riflette la
consapevolezza di un problema insormontabile
fino a quando non ci saranno le condizioni per
giocare in sicurezza. Tramontato anche lo
spiraglio di riaprire eventualmente più in là una
finestra playoff. Stringato il comunicato della
Lega Pallavolo serie A che ha accompagnato la
decisione: “Il Consiglio di Amministrazione della
Lega Pallavolo, acquisito il parere delle tre
Consulte, recepisce la volontà della sospensione
definitiva dei Campionati”. Si chiude così una
stagione a dir poco emozionante, che
riassumendola in poche righe ha visto Olimpia
giocare la sua ultima partita con il
raggiungimento della Coppa Italia e fermandosi
con la serie di 13 vittorie consecutive, chiudendo
al secondo posto in classifica a -6 dalla prima con
una partita in meno rispetto a tutte le altre,
partita rinviata a causa dell’emergenza sanitaria
che ha investito Bergamo a fine febbraio.
Ci sarà un tempo per descriverne le gesta e per
approfondire quanto fatto, ma Olimpia si appresta
a voltare pagine dopo l’epilogo definitivo di un
campionato memorabile. Come guardare al futuro?
Certamente con lucidità. L’amministratore
delegato Angelo Agnelli, il primo ad accorgersi che
le prime avvisaglie dell’epidemia avrebbero potuto
comportare rischi gravi per atleti e pubblico, ha
ritenuto che la decisione di fermare tutto fosse
quella giusta. Con gli atleti fermi un mese,
riprendere l’attività, sempre e solo in condizioni di
sicurezza, avrebbe significato una preparazione di
circa tre settimane prima di affrontare un impegno
agonistico, che in ogni caso di sarebbe giocato a
porte chiuse. L’Olimpia lanciatissima alle spalle
della capolista Siena, peraltro battute due volte in
Coppa Italia e campionato, avrebbe potuto dire la
sua ai playoff. Ora, però, si guarda al futuro, che
roseo non è, sia per la crisi economica causata
dall’emergenza sanitaria, sia in termini
riorganizzativi e gestionali. Considerazioni che
hanno indotto Angelo Agnelli ad augurare una
collaborazione stretta tra Olimpia, Cisano e
Scanzo. Le condizioni ci sono tutte e le sinergie in
questo momento appaiono necessarie.