Il calcio ha deciso di ripartire. Intesa raggiunta tra Governo e Figc e fischio d’inizio per la ripresa del campionato di serie A fissato per il 20 giugno. Ma prima di quella data sono in calendario le semifinali di Coppa Italia, Juventus-Milan e Napoli-Inter, il 13 e 14 giugno, seguite dalla finale per l’assegnazione del trofeo programmata il 17 giugno, giorno in cui cadrà il cinquantennale della storica partita Italia-Germania 4-3 disputata ai mondiali del Messico dalla Nazionale di Valcareggi, allenatore dell’Atalanta prima di diventare ct azzurro. “La ripartenza del calcio rappresenta un messaggio di speranza per tutto il Paese” – ha detto il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, il quale aveva sottolineato che “fare ripartire il calcio significa anche difendere 100 mila posti di lavoro”. Oltre 100 le partite da giocare, 12 giornate da disputare con l’aggiunta di quattro recuperi del 25/o turno. Tuttavia, se riemergesse l’emergenza sanitaria, la Figc sarebbe pronta ad attuare un piano B, rappresentato dal ricorso a playoff e playout, e un eventuale piano C, ovvero la cristallizzazione della classifica.
