a cura della Redazione
Cosa fare nella malaugurata ipotesi che si manifestino episodi di contagio da Covid-19 negli organici delle squadre, impedendo di portare a termine la travagliata stagione? Se lo sono chiesto, e continuano a chiederselo, attori e dirigenti del calcio, impegnati a individuare una soluzione alternativa basata su princìpi di equità e non su giochi da tavolo. L’esito di un campionato è sempre frutto di risultati maturati sul campo e ciò che potrebbe essere o essere stato appartiene alla dimensione del calcio che non fu mai giocato. La situazione venuta a crearsi non era immaginabile né prevedibile. Il dibattito che si è acceso su quale strumento sia giusto adottare ha preso una direzione molto chiara.
“Salvaguardare il merito sportivo” è il dettato dell’Assemblea della Lega di serie A, che si è espressa per il blocco delle retrocessioni, nel caso in cui il campionato, che ripartirà il 20 giugno, dovesse nuovamente fermarsi. La necessità di ricorrere al blocco verrebbe meno qualora, al momento del nuovo stop, il quadro delle retrocessioni, sulla base dei punti in classifica e del divario tra la terz’ultima e la quart’ultima posizione, sia già aritmetico. La Lega, attraverso un comunicato ufficiale, si è pronunciata letteralmente per “soluzioni che salvaguardino sempre il merito sportivo, qualora non fosse possibile portare a termine il campionato”.
Per quanto riguarda l’algoritmo studiato dalla Federcalcio per stilare la classifica, qualora la serie A dovesse fermarsi anzitempo, servirebbe solo per assegnare le posizioni valide per qualificarsi alle coppe europee. In sostanza, in caso di nuovo stop del campionato, la linea della Lega prevede anche la mancata assegnazione dello scudetto, a meno che sia già stato vinto aritmeticamente da una squadra. E anche il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ritiene che lo scudetto vada assegnato solo se il campionato giunge regolarmente a termine. Principio che suona ancora meglio, perché asserito dal massimo rappresentante della società la cui squadra guida la classifica e potrebbe inanellare il nono sigillo tricolore, doppiando i titoli dell’Inter che ne vanta 18. Senza dimenticare che in gioco ci sono posizioni che valgono premi in danaro e la composizione delle partecipanti al prossimo campionato, che precede l’Europeo. Una serie A a 22 squadre appare impraticabile e insostenibile.