L’Atalanta a un passo dalla storica impresa, conduce fino al 90’, poi, restata in dieci per infortunio di Freuler, subisce il sorpasso del Paris Saint Germain, e il sogno della semifinale, accarezzato e che sarebbe stato meritato per quanto visto in campo, svanisce lasciando amarezza nei giocatori di Gasperini, usciti comunque a testa alta dalla prima stagione in Champions League. L’Atalanta si ferma ai quarti di finale dopo avere messo alle corde i francesi, che guadagnano la semifinale dopo 25 anni. Una storia che si interrompe ma che l’Atalanta è pronta a riprendere dopo avere dimostrato di competere con le migliori squadre europee.
Il primo tempo premia il coraggio e la determinazione dell’Atalanta che non rinuncia alla propria identità di gioco e, senza farsi intimorire, chiude in vantaggio di un gol contro una squadra di assoluto spessore ispirata da Neymar. La stella brasiliana sbaglia di fronte a Sportiello a inizio partita, poi tocca al portiere parigino Navas capitolare al 26’ su tiro a giro di Pasalic, favorito da un rimpallo di Zapata su Thiago Silva, dopo avere salvato all’11’ su colpo di testa ravvicinato di Hateboer servito da un assist di Papu Gomez. Merito della squadra di Gasperini avere mantenuto l’equilibrio tattico e portato pressione alta evitando di subire le azioni in profondità del Paris Saint Germain. Nel secondo tempo l’ingresso di Mbappè e l’uscita di Gomez hanno cambiato gli assetti e, dopo essere riuscita a contenere la forza offensiva dei francesi, complice la resa di Freuler con i cambi esauriti, l’Atalanta ha subìto la beffa sul filo di lana.
Lo stadio “da Luz” accoglie l’Atalanta all’apice della sua storia calcistica, ultima a difendere i colori italiani in Champions League, forte di una teoria di gioco che ha saputo imporsi nella più prestigiosa competizione continentale e con spirito e motivazioni straordinari che ne hanno accompagnato ed esaltato la stagione prima e dopo il lockdown. Il Paris Saint Germain, potenza societaria e con un organico di assoluto peso, ha centrato la semifinale l’ultima volta 25 anni fa. Ingredienti degni di una cornice di pubblico straordinaria, a cui le misure anti-Covid costringono a rinunciare, ma che hanno trasformato ogni salotto di casa in un angolo di stadio.
Gasperini schiera tra i pali Sportiello, sostituto dell’infortunato Gollini com’era accaduto a Valencia. Trio difensivo composto da Toloi, Caldara e Djimsiti. De Roon e Freuler coppia centrale di centrocampo, Hateboer e Gosens sulle fasce, Pasalic a supporto di Zapata e Gomez, il cui dettato è quello di incidere variando tatticamente la sua posizione. Sul fronte parigino, senza Di Maria squalificato e gli indisponibili Verratti e Kurzawa, Tuchel porta in panchina Mbappè e affida a Marquinos il ruolo di regista basso davanti alla difesa, i cui centrali sono Thiago Silva e Kimpembe. In attacco, Icardi centrale attorniato da Sarabia e Neymar, che agisce più da trequartista.
Prima azione fulminante e in velocità dell’Atalanta dopo 3’ con Freuler che verticalizza per Zapata, pronto a lanciare in area Gomez il cui sinistro rasoterra è preda di Navas. Trenta secondi e Neymar si crea una prateria e arriva a tu per tu con Sportiello sbagliando clamorosamente la conclusione. Il PSG si affida ai lanci lunghi in profondità, la squadra di Gasperini alla manovra che parte da dietro. All’11’ assist gioiello di Gomez per Hateboer che, sul palo più lontano, schiaccia di testa e il portiere Navas si salva dalla capitolazione con uno scatto felino. Al 14’ calcio di punizione all’altezza del vertice sinistro dell’area francese. Djimsiti raccoglie l’invito del Papu ma il suo colpo di testa è fuori bersaglio. Sale la pressione dell’Atalanta che mantiene alto il suo baricentro, ma deve guardarsi dalle sortite di Neymar che al 18’ sfugge a Caldara ma il suo invito a centro area non trova compagni pronti. Al 20’ nuovo cross da calcio di punizione di Gomez che Pasalic corregge di testa troppo debolmente. Dopo questo episodio il PSG prende il controllo del gioco e l’Atalanta inesorabilmente si abbassa. Ma al 26’ il coraggio e la determinazione premiano la squadra di Gasperini che passa in vantaggio con azione dirompente e anche un po’ fortunosa. Zapata vince un rimpallo con Thiago Silva e Pasalic in area calcia di sinistro a giro insaccando.
La reazione dei parigini al 28’ nel tiro di Neymar scagliato dalla lunetta che accarezza il palo alla destra di Sportiello. Acquisito il vantaggio, emerge la personalità dell’Atalanta che copre gli spazi per non concedere superiorità agli avversari. Al 35’ Sportiello si fa trovare pronto e sicuro su calcio di punizione da 25 metri di Neymar. Poi Djimsiti ferma fallosamente da tergo Icardi e viene ammonito. Al 41’ rischio su ripartenza di Sarabia sulla fascia sinistra con cross non raccolto da Icardi. Un minuto dopo avventato retropassaggio di Hateboer su cui si avventa ancora Neymar che calcia abbondantemente a lato. Prima dell’intervallo giallo anche per Freuler.
Il secondo tempo inizia con l’Atalanta all’attacco, ma De Roon finisce ammonito appena si accende Neymar. Poi il giallo tocca a Zapata e al francese Bernat, seguito da Herrera che azzoppa Gomez. Al 13’ Atalanta a un soffio dal raddoppio con un sinistro al volo da distanza ravvicinata di Djimsiti su torre di Gosens. A due terzi di match i cambi che modificano gli assetti delle due squadre. E’ il 14’ Gasperini è costretto a richiamare Gomez, sofferente al ginocchio destro, sostituito da Malinovskyi, e avvicenda anche Djimsiti con Palomino. Tuchel gioca la carta Mbappè che subentra a Sarabia e con la sua straordinaria velocità provoca subito il giallo a Toloi. Al 25’ esce Pasalic per fare posto a Muriel. Una mossa decisamente offensiva, quella operata da Gasperini, per tenere alto il baricentro ed evitare di subire la pressione francese. Tuchel, invece, avvicenda i due esterni di centrocampo, Herrera e Gueye con Paredes e Drexel, passando al 4-2-4. Al 28’, nel giro di un minuto, Sportiello si oppone prima a una incursione di Mbappè e poi alla conclusione di Neymar. Gasperini inverte le posizioni di Toloi e Palomino. Con l’assenza di Gomez, si esalta De Roon che giganteggia a centrocampo insieme a Freuler nel gioco di interdizione. Al 34’ escono il portiere Navas, sostituito da Rico, e l’opaco Icardi, che fa posto a Choupo-Moting. Al 35’ rasoterra di Mbappè e presa di Sportiello, che poi gli si oppone ancora dopo trenta secondi da distanza ravvicinata. Al 37’ Gasperini inserisce Castagne per Gosens e Da Riva per Zapata, passando al 3-5-2. Al 40’ colpo di testa di Choupo-Moting alto sulla traversa. Negli ultimi minuti, con i cinque cambi esauriti, problema muscolare per Freuler che lascia la squadra virtualmente in dieci. Una inferiorità che costa il pareggio del PSG, che arriva al 90’ con Marquinhos che corregge in rete un tocco di Neymar, e il raddoppio tre minuti dopo, in pieno recupero, con Choupo-Moting servito da Mbappè. Le ultime speranze si spengono al 97’ quando Muriel non sfrutta un lancio in profondità. L’Atalanta esce sconfitta ma a testa alta.
ATALANTA – PARIS SAINT GERMAIN 1-2
ATALANTA (4-3-1-2): Sportiello 6.5 Toloi 6 Caldara 6 Djimsiti 6.5 (14’ st Palomino ) Hateboer 6.5 De Roon 7 Freuler 6.5 Gosens 6 (37’ Castagne sv) Pasalic 7 (25’ Muriel 6) Zapata 7 (37’ st Da Riva sv) Gomez 6.5 (14’ st Malinovskyi 5.5). A disposizione: Rossi, Gelmi, Sutalo, Bellanova, Czyborra, Piccoli. Allenatore: Gasperini
PARIS SAINT GERMAIN (4-3-3): Jesus Navas 6.5 (34’ st Rico sv) Kehrer 6 Thiago Silva 6 Kimpembe 6 Bernat 6 Herrera 6 (27’ st Paredes 6) Marquinhos 6.5 Gueye 6 (27’ st Draxler 6) Sarabia 6 (14’ st Mbappè 7) Icardi 5 (34’ st Choupo-Moting 7) Neymar 7. A disposizione: Bulka, Diallo, Mbe Soh, Bakker, Dagba, Kalimuendo, Ruiz-Atil. Allenatore: Tuchel
Arbitro: Taylor (UK) 6 Assistenti: Beswick e Nunn. IV Uomo: Dias Var: Attwell AVAR: Tierney
Marcatori: pt 26’ Pasalic; st 45’ Marquinhos, 48’ Choupo-Moting
Recupero: 1, 7. Ammoniti: Djimsiti, Freuler, De Roon, Zapata, Bernat, Toloi, Palomino
(Pasalic, autore dell’1-0 – ph: Michele Maraviglia)
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