Mondiali di ciclismo su pista, Simone Consonni vince l’argento nell’omnium

Il 30enne di Brembate Sopra ha totalizzato 138 punti alle spalle del belga Lindsay de Vylder che si è aggiudicato il titolo con 150 punti.

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Simone Consonni è l’emblema della caparbietà bergamasca: quando i muscoli iniziano a bruciare per l’acido lattico, stringe i denti e inizia a pedalare più forte.

Il 30enne di Brembate Sopra lo ha dimostrato nel corso dei Mondiali di ciclismo su pista conquistando la medaglia d’argento nell’omnium.

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Il portacolori della Lidl-Trek ha chiuso la prova iridata con 138 punti alle spalle del belga Lindsay de Vylder, in grado di raggiungere quota 150 punti, mentre l’olandese Yanne Dorenbos si è aggiudicato il bronzo con 128 punti.

Inizio superbo per Consonni che si è subito messo in luce chiudendo al secondo lo scratch alle spalle di Dorenbos, protagonista anche nella tempo race, in grado di prendersi il giro e chiudere in seconda posizione alle spalle del francese Oscar Nilsson-Julien.

Il bergamasco si ha saputo difendersi in una specialità poco avvezza alle sue doti guadagnando anche lui una tornata e terminando al sesto posto, ma piazzandosi così al secondo posto dopo metà gara alle spalle di Dorenbos.

La situazione si è ripetuta nell’eliminazione dove Consonni ha gestito nel migliore dei modi le fatiche, evitando l’esclusione sul filo di lana a metà gara, ma soprattutto spendendo parecchie energie per rimanere al comando chiudendo così al terzo posto la prova vinta dall’inglese Ethan Hayter davanti al portoghese Filipe Rui Oliveira Alves.

L’azzurro si è quindi presentato all’ultima prova con 104 punti, distante otto lunghezze da Dorenbos, ma soprattutto pronto a dare tutto per realizzare l’impresa di una lunga carriera.

La situazione si è però prontamente ribaltata complice l’attacco del portoghese Rui Oliveira, del belga de Vylder e dell’americano Grant Koontz che hanno preso il giro a circa ottanta tornate dal traguardo consentendo al lusitano di balzare al comando della graduatoria.

Quest’ultimo non si è arreso e si è inserito nel tentativo portato avanti dall’inglese Hayter venendo seguito a ruota anche da De Vylder costringendo così Dorenbos e Consonni a provar a chiudere per rimanere sul podio.

La prova ha continuato a cambiare volto con un attacco a metà gara da parte di otto uomini fra i quali lo svizzero Simon Vitzhum che ha preso il giro portandosi a ridosso del podio e superando Consonni che sulla spinta ha allungato insieme all’australiano Liam Walsh.

Il bergamasco ha conquistato così il quinto sprint ritornando così sul podio parziale, ma soprattutto rientrando sul gruppo principale aggiudicandosi i venti punti per il giro e salendo al comando della graduatoria.

Particolarmente lucido nell’evitar di lasciar andare gli avversari, Consonni ha provato a tener duro vedendosi avvicinare da de Vylder a circa trenta giri dalla conclusione, complice la tornata guadagnata dal belga, ma tenendo d’occhio sempre il portoghese Rui Oliveira e l’inglese Hayter che è scattato a venticinque giri dalla fine ed è riuscito a prendersi cinque punti per lo sprint e venti per il giro.

Finale thrilling complice l’ennesimo allungo di de Vylder che, a venti giri dalla fine, ha prima appaiato Consonni in testa e poi lo ha staccato guadagnando per la seconda volta il giro e ponendo così una serie ipoteca sulla vittoria conclusiva.

Il bergamasco non si è andato per vinto vincendo il penultimo sprint e rafforzando così la seconda posizione.

Un piazzamento che l’azzurro ha saputo difendere con le unghie nell’ultima volata con punteggio doppio chiudendo così le proprie fatiche con 138 punti, dodici in meno di de Vylder che si è aggiudicato il titolo iridato con 150 punti, mentre il bronzo è andato all’olandese Dorenbos.