Terza Categoria. A chi giova avere squadre fuori classifica? La protesta del Ponteranica

La partita di oggi contro la Virescit è finita con la vittoria del Ponteranica, ma tre ragazzi sono usciti pesantemente infortunati e uno di essi è finito al Pronto soccorso dell'ospedale.

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Virescit-Ponteranica finisce 0-6 per gli ospiti. Potrebbe essere una festa e, invece, la gara si è trasformata in un grosso problema. Tutto nasce perché la Federazione concede alle società che hanno, come nel caso della Virescit, una prima squadra in Seconda Categoria, di poter far partecipare una loro seconda squadra in Terza Categoria, che però non può parteciparvi veramente. Si gioca, ma come fuori classifica. Il che significa che i risultati di queste partite non valgono a niente. Già di per sé questo fatto, che manca di competitività non riempie di significato nel suo principio la partecipazione di una squadra a un torneo. Che senso ha partecipare se poi non puoi vincere? O che se vinci non ti vengono conteggiati i punti che maturi. Il significato che le società danno a queste gare è che le interpretano come delle partite amichevoli, o di allenamento.

Poi, però, succede quello che è successo oggi a Bergamo, in via Lochis a Longuelo nella partita tra Virescit e il Ponteranica. I ragazzi del Ponteranica hanno interpretato la gara in modo amichevole, non così – pare – la Virescit che ha spedito in infermeria tre giocatori, uno addirittura finito all’ospedale perché gli è stato necessario applicare dei punti di sutura alla fronte. Il succo della vicenda è che la Virescit ha fatto una partita “maschia” e il Ponteranica ha subito, anche se ha stravinto la gara sul piano del risultato. E l’arbitro? E qui il Ponteranica stigmatizza la questione e invita i dirigenti Figc e Aia a una seria riflessione.

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Se mandi ragazzi alle prime armi che non riescono a tenere il controllo della gara poi succede che i giocatori in campo ne approfittino. Si deve partire dal presupposto che amichevole o fuori classifica, l’arbitro deve fare l’arbitro e utilizzare gli strumenti disciplinari a sua disposizione. E non si può tollerare che la squadra fuori classifica non paghi in termini di ammonizioni o squalifiche perché, tanto, in quelle gare i punti non contano. Però il rosso a un giocatore del Ponteranica è stato dato e l’assenza di quel giocatore graverà sulle future partire del Ponteranica dove i punti conteranno.

Ponteranica Calcio
Pablo Passoni

Il direttore sportivo del Ponteranica, Pablo Passoni, apre il dibattito sulla questione: “La partita a cui abbiamo assistito oggi è ciò che nessuno di noi vorrebbe vedere tantomeno in questa categoria. La mancata tutela ai giocatori da parte del direttore di gara è sicuramente la parte più grave di questo spiacevole epilogo in cui ci hanno rimesso soltanto i ragazzi. Il vero colpevole è tuttavia la delegazione che permette di inserire queste squadre di difficile gestione per giocatori, allenatori e direttori di gara. Dal mio punto di vista, ma anche di quello di molti altri dirigenti, le partite fuori classifica sono partite completamente inutili che rischiano, come in questo caso, di rovinare il gioco e l’essenza per cui è nato lo sport dilettantistico. Sicuramente chiederò di incontrare i delegati provinciali di Bergamo, il presidente provinciale degli arbitri e l’ufficio affari generali del comitato regionale per poter portare la voce e il parere delle loro affiliate“.

Il Ponteranica, in serata, ha emanato un comunicato che riassume la vicenda: “Nella partita di Terza Categoria, Girone B, valida per la quinta giornata di campionato, la nostra prima squadra affronta la Virescit, squadra fuori classifica. Per le squadre fuori classifica il regolamento prevede i punti non valgono ai fine della classifica, che le squalifiche pregresse non possono essere scontate, ma nel caso in cui si venisse ammoniti e/o squalificati queste devono essere scontate nelle partite di campionato a venire. La società Ponteranica vuole portare alla luce delle più alte autorità delle FIGC e dell’AIA le spiacevoli esperienze vissute nella gara di oggi.
La partita è stata interpretata dal Ponteranica come un’amichevole, una partita di calcio per divertirsi (come dovrebbe sempre succedere in queste categoria, a maggior ragione contro una squadra fuori classifica). Difronte, invece, si trova invece un’avversaria che interviene più volte con contrasti duri, volti a infortunare i giocatori tanto che alla fine della partita il resoconto sarà di tre infortunati di cui uno finito al pronto soccorso a causa di una importante ferita in testa con necessità di sutura chirurgica. Durante tutto l’arco della gara, nonostante i continui interventi duri il direttore di gara non è intervenuto a calmare la situazione con ammonizioni o richiami disciplinari rendendo la partita molto dura. L’arbitro nella fattispecie non si è dimostrato all’altezza nel mantenimento del controllo della gara. Vero, sì, che si tratta di una partita non valida ai fini della classifica ed è da qui che potrebbe essere scaturita la decisione dei mancati interventi del direttore di gara, tuttavia così facendo ha reso la partita un vero e proprio incontro di boxe. La partita sarebbe stata di difficile controllo anche per arbitri più esperti. Ma il direttore di gara, anche se si trova a dirigere una gara fuori classifica non può tralasciare di intervenire e comminare le giuste sanzioni disciplinari. La gara di oggi si è svolta in un continuo contrasto con ampi rischi per tutti i ragazzi in campo. Stigmatizziamo anche il fatto che al 65’, dopo gli innumerevoli falli e la mancata tutela del direttore di gara il nostro numero 9, inevitabilmente innervosito dalla situazione risponde a un provocazione del direttore e viene espulso. La domanda sorge spontanea: qual è il senso di queste partite? Se a perdere è soltanto la squadra in classifica che rischia infortuni, ammonizioni e squalifiche senza ottenere punti in cambio. Qual è il motivo di assegnare a queste partite arbitri che non riescono a mantenere il controllo della gara e rischiano di trasformare un incontro di calcio in una rissa senza regole? La società ASD Ponteranica Calcio nella persona del suo Direttore Generale Pablo Passoni intende andare a fondo della questione chiedendo ai vari delegati provinciali e regionali tutti i colloqui necessari al fine di far luce e portare delle risposte su una vicenda che da tempo grava sulla categoria e che porta solo rischi per tutte le associate alla LND”.