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25/09/2019.ROMA-ATALANTA. GASPERINI.SILPRESS

Federica Sorrentino

L’immagine di Gian Piero Gasperini ha catalizzato l’avvio del Festival dello Sport, promosso da La Gazzetta dello Sport al Piccolo di Milano. L’allenatore ha raccontato la sua esperienza all’Atalanta e del ciclo straordinario iniziato dopo 4 sconfitte nelle prime cinque partite sulla panchina bergamasca, cui ha fatto seguito la svolta legata alla scelta di inserire alcuni giovani.

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Gasperini ha fatto scuola con la difesa a tre, “il modo migliore per costruire il gioco da dietro”. Quando allenava l’Inter sembrava un’eresia, oggi l’adottano tutte le grandi.

Sia è detto convinto che la squadra sia composta da giocatori di grande livello. Uno di questi, ovviamente è il Papu, in possesso di valori molto forti e di grande aiuto nei rapporti con gli altri giocatori. Inizialmente scettico sul ritorno di Ilicic, oggi il Gasp si dice fiducioso perché lo sloveno sta fornendo risposte incredibili ed è pronto e rientrare molto presto. Il momento più difficile è stato il ritorno da Valencia. «Eravamo partiti lunedì e, rientrati mercoledì, Bergamo era tutta un’altra città. Una situazione di guerra. Si sentivano solo sirene. Era drammatico, in pochissimi giorni la situazione è precipitata». Chi è il campione per Gasperini? “I campioni sono veramente tanti. Nell’Atalanta direi che lo è tutta la squadra, al di là dei valori individuali”.

Ormai la parola scudetto è sulla bocca di tutti. “Noi non la pronunciamo, perché non è nell’obiettivo iniziale, poi strada facendo vedremo però è ancora molto presto. Questo sarà un campionato molto difficile ed equilibrato”.

Dopo aver rinnovato il contratto che lo lega al Atalanta fino a 2023, mister Gasperini viene indicato come l’Alex Ferguson dell’Atalanta. “Per arrivare a Ferguson bisogna fare ancora tanti rinnovi, nel frattempo va bene così. È una grande occasione che mi offrono la società e il presidente Percassi, speriamo di continuare a ripagare con i risultati”.

Della passata edizione della Champions, l’eliminazione subita nei minuti di recupero dalla presa in Germaine è stato il grande rammarico. “E’ stata difficile all’inizio, ma siamo cresciuti progressivamente fino a sfiorare la semifinale. Anzi, alla luce dei fatti, non averla centrata è stata una grande delusione”. Qualità e difetti della squadra? La più riconosciuta è la capacità di segnare tanti goal, mentre, quando siamo in vantaggio, dobbiamo controllare meglio la partita”. In ultimo, l’augurio che il campionato possa continuare regolarmente e che il pubblico possa tornare gradualmente allo stadio.