Federico Errante
Bergamo nella storia dello snowboardcross. Stavolta non per le prodezze delle sue atlete bensì per qualcosa che mai si era verificato nella spettacolare disciplina con la tavola ai piedi. Per la prima volta, infatti, una tappa di Coppa del Mondo sbarca in città e lo fa all’interno di un patrimonio dell’Unesco. Dal 22 al 24 gennaio 2021 – ora ci sono anche i crismi dell’ufficialità – sono in arrivo due competizioni che vedranno al via i migliori interpreti in circolazione, su tutti le nostre Michela Moioli e Sofia Belingheri. Una notizia nell’aria da tempo, già concretizzata con l’inserimento – pur in anticipo di una settimana – con l’inserimento nella prima bozza di planning per una versione più “sprint” che mai dal Pozzo Bianco alla Fara. Una manciata di secondi, una scarica di adrenalina che comincerà il venerdì con le qualifiche, proseguirà il sabato (alle 14 o alle 19) con la prova individuale maschile e femminile e si concluderà domenica pomeriggio con l’evento misto a squadre.
“Lavoriamo da mesi a questo evento – spiega Loredana Poli, assessore allo sport del Comune di Bergamo –Si era valutato anche di forzare i tempi rispetto alle capacità organizzative nel recente passato, poi si è saggiamente preferito attendere. Soprattutto in virtù della collocazione e delle difficoltà connesse agli aspetti logistico-organizzativi. Nessuno, tuttavia, poteva mettere in preventivo la situazione attuale ed è purtroppo la ragione per cui il tutto si svolgerà senza pubblico. Ci sarà copertura televisiva, ma resta il rammarico di non poter ammirare ed applaudire dal vivo Michela Moioli e Sofia Belingheri, due ragazze a cui siamo molto legati”. Un bel pezzo di orgoglio bergamasco è rappresentato inoltre dal direttore sportivo azzurro Cesare Pisoni, il più vincente di sempre. E, a proposito di successi e di orgoglio, Loredana Poli non nasconde la più che giustificata soddisfazione dell’amministrazione: “Un grandissimo traguardo – continua – Portare in Città Alta uno sport di montagna significa garantire alla provincia tutta l’attenzione che merita. La filosofia è la stessa che abbiamo applicato per l’Orobie Ultra Trail affinché Bergamo divenga il collettore di un territorio capace di esprimere potenzialità ed eccellenze in diversi settori”. Ma adesso c’è una motivazione in più, che nobilita le intenzioni e si trasforma in ulteriore benzina nel motore: il mostrarsi di nuovo al mondo, dopo averlo fatto con il dolore e lo strazio della pandemia, dando un concreto segnale di ripresa.