Federica Sorrentino
Gian Piero Gasperini è consapevole di cosa abbia fatto maturare la sconfitta con il Verona; non per questo si dice deluso dalla sua squadra: «fino all’episodio del calcio di rigore abbiamo giocato con grande intensità e creato molto, poi una volta in svantaggio abbiamo perso fiducia. Soddisfatto della partita, non del risultato, perché abbiamo perso una buona opportunità». L’allenatore torna a puntare il dito sulla doppia sosta per gli impegni delle nazionali: «alcuni giocatori che hanno risposto alle convocazioni sono tornati in condizioni diverse da come sono partiti. Anche il Covid-19 ci ha penalizzato nell’ultimo periodo, dovendo rinunciare a Malinosvkyi e Miranchuk. In attacco sono mancate lucidità e freschezza, può darsi che si sia sentita un po’ della fatica accumulata a Liverpool. E’ strano aver giocato due partite di campionato senza fare gol». In attesa di conoscere i problemi occorsi a Gollini, uscito zoppicante dopo aver subito gol su rigore, Gasperini esprime la speranza di recuperare presto Malinovskyi, fermato dal Covid e di cui si attende la negatività, e Pasalic, alle prese con una fastidiosa pubalgia. Per Miranchuk, altro positivo al coronavirus, ci vorrà più tempo. Sul ricordo di Maradona, Gasperini spende più di una parola: «Non ho mai avuto la fortuna di allenarlo: magari con me avrebbe fatto anche di più», dice sorridendo. Quanto al suo allievo Juric, lo definisce bravo a plasmare «una squadra difficile da affrontare, che aggredisce in tutte le zone del campo».
E’ una lezione di saggezza quella di José Luis Palomino, il migliore in campo nelle file atalantine in una serata storta. «Avere vinto a Liverpool non vuol dire che le altre partite si vincano ancora prima di giocarle – esordisce, con una smorfia che condensa l’amarezza per avere fallito l’occasione per reinserirsi nel gruppo delle prime in classifica – Dopo un buon primo tempo, siamo andati in difficoltà nella ripresa. C’è rammarico per non essere riusciti a mantenere la porta inviolata. Ancora una volta, dobbiamo imparare dagli errori e concentrarci sulla prossima». Quanto al Verona, avversario che ha giocato un po’ a specchio, Palomino ritiene che l’Atalanta abbia avuto di fronte un’ottima squadra, forte, che non lascia giocare. Da argentino, il difensore esprime tristezza e dispiacere per l’addio a Maradona: «faccio ancora fatica a crederci. Anche durante il minuto di silenzio a inizio partita, ho provato una sensazione strana».