Simone Fornoni
Dal più 14 a un amen dall’intervallo alla sola lunghezza da strizza allo start della decade della passerella e a 90 secondi dai titoli di coda, la continuità per la BCC Treviglio è una conquista da rinviare all’esordio al PalaFacchetti martedì 8 dicembre nell’aperitivo (ore 18) contro Trapani. Intanto coach Devis Cagnardi si fa bastare un J.J. Frazier da one man show e un Simone Pepe quasi da virgola – 1 punto dalla carità – fino al tris da dove vale dispari per il più 9 su cui vivere di rendita al fotofinish. Non solo individualità, in mezzo all’attacco da polso gelido al rientro dal tunnel (50-38; 73-67 al 40′; parziali di 28-18, 22-20, 7-16, 16-13) alla Grana Padano Arena, contro uno Staff Mantova alla terza sconfitta e capace di reggersi soltanto sul duo americano Weaver-Christian James, re di punti e carambole il primo (21+14) e delle illusioni (15) l’altro, con l’abruzzese nello stesso back-court agrigentino 2019-2020 agli ordini del guru di Pisogne: tripla del nuovo meno 1 su 67-68 a 90 secondi dai titoli di coda, prima del margine di sicurezza dei tre liberi dell’ex di turno Alvise Sarto, implacabile col suo 12 in 23 corsette, in precedenza tre colpi da casa sua. Ma il protagonista è stato il folletto USA, da ventello pieno (3/5, 3/9, 5/5, 7 rimbalzi e assist), onnipresente nei momenti topici. Dopo il settebello a zero all’inizio con frontalone di Nikolic (15+4+7 falli subiti) e un paio di Borra (4, ma 15 tabelloni sui 39 dei suoi – contro 44 – e 1 stoppata), la bomba da 8 metri (10-2), il gioco da 3 in jump dalla lunetta (7’22”) per il 23-13, la tripla sul 28-18 (9′), la cinquina sui soli 7 in Blu nel terzo quarto (l’altra insaccata è dello sloveno, tre da fuori pure lui nel 12/35 di team), il 50-36 per il solco che pareva del non ritorno e quindi i due personali per rintuzzare il primissimo meno 1 sull’unicum di Maspero.
Il primo canestro pesante locale (sue due…) è dell’ala piccola Cortese (7+4) e sotto le plance (1 sola
cattura) non dà una mano l’ex BB14 Ghersetti (10 a referto; il regista Bonacini 6, Ferrara 6+7), ma
in generale la truppa di Emanuele Di Paolantonio vivacchia di fiammate. Nel secondo quarto da
segnalare Reati (Bogliardi 2, D’Almeida 0 e 2 falli in 6’), 5 come il pivot del 2002 Manenti, libero e
due appoggini ricevendo dal capitano. Dopo il ko a Udine, ecco la vittoria number one: “Siamo
contenti della prestazione – il responso di Cagnardi – anche se è stata dura nel secondo tempo: la
difesa è stata al massimo delle potenzialità, la lotta a rimbalzo ha fatto la differenza”.