Fabrizio Carcano
Che peccato. Che occasione perduta. WithU Bergamo sfiora la prima impresa stagionale a Trapani, perdendo di un solo punto, per 90-89, dopo un finale convulso. Sconfitta dolorosa, per la classifica che resta deficitaria con zero vittorie in nove giornate, e per il morale, per un ko arrivato dopo una gara che al 25’ sembrava illudere, sul 53-45 con i bergamaschi.
Ma nel finale sono mancate le energie decisive per lo sprint, sono mancate lucidità e freddezza, nel ballottaggio punto a punto dove Bergamo ha pagato le sue corte rotazioni e non avere giocatori con facilità di punti nelle mani.
Nonostante un grande Rodney Purvis, per la prima volta incisivo come ci aspettava da lui: 25 punti con uno stellare 10/12 al tiro, con 19 punti nei primi 53 del BB14. Calato l’ex Orlando l’attacco giallonero si è smarrito e Trapani ha rimontato piazzando un parziale di 45-36.
“Il nostro peccato originale è stato il primo quarto perché poi la squadra per rientrare sul pareggio all’intervallo ha dovuto spendere molte energie fisiche e mentali per recuperare. Nella seconda parte siamo stati bravi, siamo arrivati ad un punto significa che la squadra c’è è presente. Sono state decisive le venti palle perse, che significa venti occasioni in meno, un fattore devastante per la nostra partita”, si è rammaricato a fine gara un deluso coach Marco Calvani.
Che guarda lo sprofondo della classifica: “Siamo zero su nove, ma sfido chiunque a dire che non abbiamo giocato la nostra partita, abbiamo giocato fino all’ultimo secondo, non siamo una squadra allo sbando”.
Peccato perché a Trapani la vittoria è stata mancata per un soffio, dopo la miglior prestazione stagionale. A dimostrazione tangibile dei miglioramenti e della crescita di una squadra che però, per essere competitiva sull’arco di tutti i quaranta minuti, necessita di un rinforzo di qualità in attacco. Bergamo resta ultima a zero punti con record sempre più tristi: l’ultima vittoria dei bergamaschi era stata proprio a Trapani, a febbraio dell’anno scorso, prima dell’interruzione del campionato per la pandemia.
Un anno senza vittorie, un anno e mezzo con un bilancio di 27 perse e appena cinque vinte.
La cui posizione di Calvani ora potrebbe essere a rischio, dati i risultati, anche se l’impressione dall’esterno è che la squadra stia con lui e che nessun altro tecnico possa fare meglio con questo organico di soli sei giocatori veri e una panchina di ragazzini che danno sempre pochissimo in termini di punti e giocate.
