Serge Parsani “Timone d’Oro”

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Renato Fossani

E’ nato a Gorcy, in Francia, 68 anni fa, ma lo si può ritenere bergamasco a tutti gli effetti. Parliamo di Serge Parsani, il quale si è fatto strada pedalando mettendo insieme in dieci anni da professionista alcuni successi importanti, tra cui spiccano una tappa al Tour de France, una al Giro d’Italia, la Sassari-Cagliari e il Giro delle Marche. Bottino non indifferente considerato il ruolo di gregario di lusso trascorsi con la mitica maglia biancoleceste, sempre al servizio di Felice Gimondi. Non si è lasciato mancare niente anche nel successivo ruolo di direttore , che si è articolato per ben ventinove anni “guidando” dall’ammiraglia fior di campioni, tra i quali Moreno Argentin, Gianni Bugno, Mario Cipollini, Paolo Bettini, Johan Mussew, Pascal Richard, Tom Boonen, Oscar Freire. Sono alcuni del vasto campionario che il bergamasco, cittadino di Ranica, ha avuto la soddisfazione di seguire da vicino.

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Impegno che gli ha consentito recentemente di ricevere a Milano l’ambito riconoscimento “Timone d’Oro”. Iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Direttori Sportivi, all’interno della quale in anni recenti Parsani aveva fatto avvertire la propria attiva presenza assumendo la presidenza internazionale. Nell’albo d’oro del “Timone d’Oro”, che viene conferito ai direttori sportivi che si sono distinti nel mondo del ciclismo per il complesso delle loro attività e della loro carriera, fanno spicco una quindicina di nomi illustri del ciclismo tra i quali, oltre a Serge, i fratelli Pietro e Vittorio Algeri e Gianluigi Stanga, attuale presidente del Panathlon Club Mario Mangiarotti Bergamo.

Parsani sintetizza così la propria carriera “Sono nato in Francia in quanto i miei genitori entrambi di Albano Sant’Alessandro, in terra transalpina si erano trasferiti per lavoro. In Italia siamo rientrati che avevo 12 anni.,l’età giusta per realizzare un mio sogno: correre in bicicletta. Mi sono tesserato alla Zincografia Moderna, al Gs Torre dé Roveri, test importante con i dilettanti alla Itala diretta da Domenico Garbelli. Dieci stagioni tra i professionisti, sempre con il grande Felice Gimondi. Quindi, sceso di sella, mi sono…seduto sull’ammiraglia dove ho avuto l’opportunità di moltiplicare le mie soddisfazioni sportive e professionali”. Da due anni è nonno a tempo pieno. L’unico figlio, Mattia, è papà di Leonardo che di anni ne conta due, ma che nonno Serge per mettere le cose in chiaro, conta di farne a suo tempo un corridore. Non a caso è già in possesso di una mini bicicletta. Se sono rose, come si suol dire, fioriranno.