Federico Errante
“Una come Michela Moioli nasce una volta ogni 30 anni”. Questo è ciò che ripete Cesare Pisoni. Una frase che racchiude tutti i meriti ed il talento della campionessa olimpica di snowboardcross. Guardando però il palmares del direttore sportivo azzurro, se affermassimo la stessa cosa parlando di lui nessuno potrebbe smentire. Perché il 52enne di Valcanale, nel suo ruolo, è il più vincente di sempre nella storia degli sport invernali. Se i successi nascono attraverso pazienza, perseveranza e programmazione lui meriterebbe una laurea ad honorem. Da affiancare, ovviamente, a quella specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività Fisiche e Sportive conseguita a Digione (Francia) e al master in Metodologia dell’Allenamento conseguito a Tor Vergata. Dal 2002 allenatore della squadra A, dal 2010 ha assunto la direzione tecnica e ha cominciato a tessere una tela che aggiunge, costantemente, fili alla sua trama. Nell’ultima annata, tre su tre in termini di sfere di cristallo nello snowboard alpino (generale e slalom parallelo con Aaron March, gigante con Roland Fischnaller) per un totale che è salito a 17, comprese le tre firmate da Michela Moioli (2016, 2018, 2020). Con l’alzanese a PyeongChang (Corea del Sud) nel 2018 ha centrato la prima olimpiade mentre un paio di mesi fa ha rimpinguato ulteriormente anche il bottino iridato. L’argento nel gigante parallelo di Rogla (Slovenia) di Fischnaller ed il doppio argento di Moioli (individuale e a coppie con Lorenzo Sommariva) ad Idre Fjall, in Svezia hanno portato a 13 i metalli mondiali (2 ori, 6 argenti e 5 bronzi). Ma c’è di più, ossia il “Pisoni atleta”. Un competitivo per natura, potrebbe mai pensare di restare nelle retrovie quando si cimenta nel ramo agonistico? E’ campione italiano di snowboard alpinismo (titolo vinto nel 2017 per l’ottava volta), tre Coppe Italia e l’Artic Splitboard Challenge 2019, a Tromso, mettendo in fila i norvegesi a casa loro. E, tanto per gradire, si è tolto di recente anche la soddisfazione di mettere le mani per la terza volta sul Mose (Monte Ocre Snow Event), in provincia de L’Aquila. Per non perdere le buone abitudini. Già, perdere. Verbo non contemplato nel dizionario di Cesare. C’è chi grande giocatore si rivela un grande tecnico, c’è chi latita su uno dei due fronti e c’è chi si conferma l’uno e l’altro. Allo stesso tempo. Tecnico impareggiabile e agonista inossidabile. Questo è Pisoni, l’uomo dei record nell’universo tavola. E il prossimo sarà un altro anno olimpico.