Coppa del Mondo di sci: Loic Meillard guida la prima manche, De Aliprandini e Della Vite centrano il pass per la seconda manche

Il 34enne trentino ha chiuso in undicesima posizione a 82 centesimi dalla vetta, mentre il 23enne di Ponteranica ha concluso in ventitreesima piazza.

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La pioggia è la grande protagonista della prima manche dello slalom gigante di Schladming, appuntamento di Coppa del Mondo di sci alpino.

A guidare la competizione è lo svizzero Loic Meillard, bravo a sfruttare il pettorale numero 5, ma soprattutto facendo nettamente la differenza nel tratto basso tagliando il traguardo in 51″43.

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Una situazione inversa rispetto al norvegese Alexander Steen Olsen, secondo a undici centesimi e in difficoltà nel tratto centrale, ma in grado di lasciarsi alle spalle il connazionale Henrik Kristoffersen, il più rapido in uscita dal cancelletto.

Lo scandinavo ha faticato sulle due lunghe che accompagnano al traguardo, rovinatesi più velocemente a causa del sale gettato prima della partenza, ma in grado di chiudere in terza posizione a ventiquattro centesimi da Meillard.

Più lontano Luca De Aliprandini che, nonostante il pettorale numero 12 e qualche difficoltà a interpretare il tracciato in partenza, ha saputo esprimere progressivamente la propria potenza gestendo con astuzia i più punti più rovinati e concludendo la manche con l’undicesimo tempo, a ottantadue centesimi dalla vetta, davanti al favorito della vigilia Marco Odermatt.

Più accorto Filippo Della Vite che ha dovuto trattenere la sua proverbiale foga per poter rimanere nel tracciato e riuscire a centrare il pass per la seconda manche.

Il 23enne di Ponteranica ha preferito lasciar scivolare gli sci senza dover infilare eccessivamente le lamine nella neve terminando in ventitreesima posizione con 1″49 di ritardo dalla vetta.

Niente da fare invece per Alex Vinatzer che è incappato in un errore a metà tracciato che l’ha costretto ad alzare il piede dall’acceleratore e chiudere con 2″21 da Meillard, un distacco troppo alto per ottenere la qualificazione alla seconda manche così come per Giovanni Borsotti, lontano 1″95.