La partenza dell’Atalanta in questo campionato sembra ricalcare, in termini di risultati, quella della passata stagione. La squadra di Gasperini, dopo il pari casalingo con il Bologna, non riesce a festeggiare di fronte al proprio pubblico neppure con la Fiorentina, che passa al Gewiss Stadium per 2-1 grazie a una doppietta dagli undici metri di Vlahovic a cui riesce a rispondere solo Zapata, ancora su rigore.
Sono stati gli episodi a decidere l’esito della partita e forse anche in caso di pareggio si sarebbe potuto parlare di risultato stretto per l’Atalanta che si è vista negare il gol in diverse occasioni dal portiere viola Terracciano. Va detto che la Fiorentina ha tenuto bene il campo, cercando di sfruttare l’arma della ripartenza, neutralizzata da una difesa che ha in Palomino il suo pilone.
Il Var è stato protagonista della partita. Prima la valutazione della posizione di fuorigioco attribuita a Pasalic, che ha fatto annullare il gol segnato da Djimsiti dopo 10 minuti di gioco. Poi la decisione di concedere il primo calcio di rigore alla Fiorentina quando Sportiello ha deviato un tiro cross di Vlahovic e il pallone è rimbalzato sul braccio di Maehle. Al secondo rigore, netto, per la Fiorentina a inizio secondo tempo, trasformato come il precedente da Vlahovic, ha risposto Zapata sempre dagli undici metri. Va detto che i cambi operati da Gasperini nella ripresa, con l’ingresso di Gosens e Malinovskyi al posto di Maehle e Miranchuk, apparsi poco convincenti, ha conferito all’Atalanta maggiore dinamismo e migliore assetto. L’inserimento di Ilicic nel finale ha dato quella spinta in più, che però non è bastata a riacciuffare il pareggio.
Dopo il triplice fischio, dalla curva nord e dal Gewiss Stadium l’applauso convinto per una squadra che ha incocciato in una sconfitta maturata in modo rocambolesco e che è chiamata a concentrarsi sull’esordio in Champions League sul campo del Villareal a sole 72 ore di distanza.
(commento a cura di Federica Sorrentino)
(photocredits: Alberto Mariani)