Si è svolta nei giorni scorsi presso la Fondazione Dalmine la tradizionale festa di fine attività di Coach di Quartiere, progetto di innovazione sociale attraverso sport, inclusione e cittadinanza attiva.
Come ogni anno, l’evento ha rappresentato un importante momento di condivisione, allegria e riflessione sull’impatto positivo che il progetto, presente a Dalmine, Curno e Treviolo dal 2020, ha avuto sui territori coinvolti.
All’incontro hanno partecipato Manuel Tonolini, Direttore della Fondazione Dalmine ETS, Claudio Massa, Fondatore e Brand Ambassador de L’Orma e ideatore di Coach di Quartiere, l’amministrazione comunale, i bambini, protagonisti del progetto, i professori delle scuole superiori, le maestre delle scuole elementari, i volontari e le famiglie.
Durante il pomeriggio, i bambini hanno preso parte a diverse attività ludiche e sportive, organizzate dai Coach di Quartiere, e pensate per coinvolgere tutta la famiglia, genitori e fratelli inclusi che hanno partecipato con entusiasmo.
La festa si è conclusa con un sentito momento di ringraziamento rivolto a chi ha reso possibile questo progetto: i volontari, le istituzioni e i cittadini che hanno accolto l’iniziativa con passione e partecipazione.
L’evento ha confermato, ancora una volta, il valore della comunità e l’importanza della
collaborazione per la crescita dei quartieri, affinché siano realmente inclusivi.
“Il progetto Coach di Quartiere rappresenta un modello innovativo di sport welfare, capace di trasformare lo sport in uno strumento di rigenerazione sociale e urbana – ha ricordato Claudio Massa durante l’incontro –. Attraverso l’attività sportiva gratuita e inclusiva nei parchi e nelle scuole cittadine, il progetto coinvolge bambini, ragazzi e famiglie, creando occasioni di aggregazione, benessere e crescita personale. A Dalmine, Curno e Treviolo, Coach di Quartiere è attivo dal 2020 ed è in continua crescita: dall’inizio
ad oggi, il progetto è arrivato a coinvolgere 290 bambini protagonisti di 710 ore di attività sportive erogate e condotte da 85 volontari, i “Coach di Quartiere”.
Le attività si sono svolte in 4 parchi pubblici ed hanno visto il coinvolgimento di 4 scuole elementari e 3 scuole superiori. Questi dati sono emersi dall’analisi annuale che dà origine allo Sport Welfare Report: il documento fornisce un’analisi quantitativa del progetto, presentando numeri e dati che ne illustrano la portata.
Ciò che conta davvero però non si misura solo con le cifre: dietro ai numeri c’è l’impatto sociale che si genera sul territorio dove si mette in moto il cambiamento con situazioni concrete di trasformazione nelle vite delle persone e nelle comunità.
“Ci tengo, in particolar modo a ringraziare la Fondazione Dalmine – ha concluso Claudio Massa – che si supporta con costanza e determinazione credendo nel valore dell’iniziativa”. (Fonte: Coach di Quartiere)