Il Brescia Calcio è morto. Ora tocca a Pasini della FeralpiSalò

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Il Brescia Calcio è definitivamente morto. È stato liquidato con tre righe da un comunicato ufficiale della Figc che in data di ieri delibera “di prendere atto della intervenuta non concessione alla società Brescia Calcio S.p.a. della Licenza Nazionale 2025/2026 e della conseguente non ammissione della stessa al Campionato Serie C 2025/2026”.

Giocatori e dirigenti sono tutti licenziati. E il Comune ha tolto la concessione alla società di Cellino di poter usufruire dello stadio Rigamonti e relativi impianti. Ora è aperta la procedura per una nuova assegnazione che probabilmente andrà all’unica possibilità esistente attualmente a Brescia: che porta il nome di Giuseppe Pasini, presidente della FeralpiSalò, che milita tra i professionisti in Serie C.

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È l’unico modo per poter rispettare l’indicazione che lo stadio Rigamonti può essere dato in gestione soltanto a una squadra di calcio professionistica. E il Brescia di Cellino non lo è più.

Perché tutto questo vada in porto Pasini pare abbia già stretto legami economici con A2A che apparirà come sponsor sulle maglie di una nuova società che da FeralpiSalò dovrà tramutarsi in una nuova veste con un nuovo logo per Brescia.

Il Comune sta facendo da tramite per cucire e riparare alla mancanza della città di una tradizione calcistica che dopo 114 anni ha chiuso bottega nel peggiore dei modi, lasciano uno strascico di debiti, come si può leggere nella delibera della Figc pubblicata in data 3 luglio 2025.

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