Romano di Lombardia, lo stadio comunale si chiamerà “Zaccaria Cometti”. Sabato 2 aprile la cerimonia

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Zaccaria Cometti è il portiere che tutti i bergamaschi d’antan hanno conosciuto e i più giovani lo hanno sentito nominare. Famoso per le sue chiamate in uscita quando in area doveva prendere la palla gridando ai compagni, in dialetto bergamasco, “Méa!”. Cometti ha iniziato la sua carriera calcistica nelle giovanili del suo paese, la Fiorita, poi dell’Atalanta nel 1956, per poi passare l’anno successivo 1957 fino al 1970 in prima squadra e terminare, infine, la sua carriera da giocatore gli ultimi due anni nel Trento (1970-72), inanellando 188 partite tra campionato, Coppa Italia e Coppa delle Coppe. Dal 1975 al 1992 è stato allenatore delle giovanili e dei portieri della prima squadra. Per farla breve, il popolo atalantino lo ha elevato a simbolo della Dea.

Nato a Romano di Lombardia il 7 gennaio 1937, Cometti era cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Fiorita del suo paese, poi andò tra le file dell’Atalanta fino all’esordio in prima squadra all’età di 19 anni. Chiuse la sua carriera nel Trento nel 1972. Allievo di Carletto Ceresoli, aveva nel suo palmares personale la vittoria del campionato di Serie B 1958-59 e la Coppa Italia 1962-63, prima alle spalle di Angelo Boccardi e poi alternandosi a lungo con lo storico compagno Pier Luigi Pizzaballa, che era il titolare nel giorno del trionfo in Coppa Italia, unico trionfo nella bacheca dell’Atalanta.

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L’anima sportiva della cittadina di Romano di Lombardia, nella persona del sindaco Sebastian Nicoli e dell’assessore allo Sport, Marco Seghezzi, hanno deciso di rendergli omaggio. Esattamente due anni fa, all’età di 83 anni (il 2 aprile 2020), Zaccaria Cometti ha ceduto al Covid, che lo ha strappato da questa terra, insieme a moltissime altre vittime della Bergamasca. E per non dimenticarlo sabato 2 aprile 2022, alle 10,30, verrà intitolato il campo sportivo comunale di Romano di Lombardia. La città civile e sportiva, con una semplice cerimonia, sveleranno la targa che darà l’intitolazione al campo sportivo comunale.

Zaccaria Cometti è ancora presente nei ricordi della gente del paese, che fino a poco tempo fa lo vedeva ancora passeggiare in paese e chi, come il presidente della Calcistica Romanese, Diego Finazzi, lo porta nei ricordi d’infanzia quando “andavo allo stadio e mio papà lo indicava dicendomi: “vedi quell’uomo vestito di nero? È un nostro concittadino”. E poi era un piacere vederlo girare in paese con la sua bicicletta e altrettanto piacere quando si fermava a parlare di sport. Romano lo ricorda con orgoglio. È stata una grande persona, prima di essere stato un grande personaggio e grande atleta”.

Una manifestazione in ricordo di Zaccaria Cometti era già stata fatta a Romano l’11 settembre dell’anno scorso, con un torneo di calcio con tutte le squadre di Romano, dalla Calcistica Romanese, alla Fiorita e alla Cappuccinese e con la partita clou tra le Vecchie Glorie di Romano e le Vecchie Glorie dell’Atalanta, ma in quell’occasione non si era potuta svelare la targa per un impedimento di tipo burocratico. La legge, infatti, permette l’intitolazione di una via o di un edificio pubblico a persone decedute da almeno dieci anni e questo non era il caso di Cometti. Si è dovuto ricorrere a una richiesta di deroga in Prefettura che è arrivata in questi giorni. Quindi sabato, che ricorre l’anniversario, avverrà la cerimonia tanto desiderata.