Elisa Longo Borghini punta al bis al Giro d’Italia Women: “Voglio proseguire fino a Los Angeles 2028”

Intervista alla capitana dell'UAE Team ADQ alla vigilia della partenza della Corsa Rosa in programma a Chorus Life nella giornata di domenica 6 luglio.

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Elisa Longo Borghini ha dimostrato di poter vincere su qualsiasi terreno si trovi a confrontarsi, dal pavé della Parigi-Roubaix ai muri delle Fiandre passando per le salite più impervie della Giro d’Italia Women.

La 33enne di Ornavasso è pronta a ripetersi a partire dalla cronometro inaugurale in programma a Bergamo il prossimo 6 luglio.

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Un’occasione per certi versi già decisiva per la capitana dell’UAE Team Emirates che partirà con i favori del pronostico, ma dovrà porre grande attenzione alle numerose avversarie presenti al via.

Come sta in vista della partenza del Giro? Come vede questa cronometro?
Sono molto contenta di essere al Giro, è sempre bello poter ripartire con il numero uno, sarà un grande onore. La cronometro di Bergamo sarà una prova molto veloce di 14,2 km che premierà probabilmente una specialista.
Quanto può pesare sulla classifica generale questa crono?
L’anno scorso la cronometro ha fatto la differenza e penso che già quest’anno potrà dare una prima impronta importante alla classifica generale.

Come ha preparato questo Giro dopo la vittoria del sesto titolo italiano in carriera?
Ogni maglia tricolore ha un’importanza incredibile. Io tengo molto ai Campionati Italiani perché ti permettono, nel caso tu abbia la fortuna di vincerla, di portare il simbolo della tua nazione in giro per il mondo tutto l’anno. Quindi mi sento molto onorata di iniziare il Giro con il Tricolore. 
Come intendete muovervi in questo Giro come UAE ADQ?
Sicuramente punteremo molto sulla squadra. Cercheremo di improntare tutte le nostre tappe sullo stare unite e sul puntare all’obiettivo come squadra.
Quali sono le avversarie da controllare che avete messo nel mirino?
Marlen Reusser, Anna Van der Breggen, Juliette Labous, Evita Muzic. Poi ci potrebbero essere anche altre avversarie come Antonia Niedermaier, tuttavia credo che la strada metterà in risalto chi sarà più forte.

Si è detto che quest’anno fosse leggermente più facile dello scorso anno. E’ d’accordo?

No, semplicemente perché non c’è una salita chiamata Blockhaus. Però se sei abbastanza intelligente e guardi i metri di dislivello e la lunghezza finale, fai due più due,  capisci che è un Giro molto molto simile.
Questo Giro aiuterà anche la preparazione al Tour de France?
E’ uno degli obiettivi della stagione e al Tour spero di arrivarci prima di tutto perché l’anno scorso non sono neanche partita a causa di una caduta che mi ha messo fuori gioco e due anni fa non sono arrivata perché mi sono ammalata, quindi il Tour è da sfatare.
Ha detto che continuerà ancora due o tre anni. Arriverà fino alle Olimpiadi Estive di Los Angeles 2028?
Ho detto che continuerò ancora a due o tre anni, ma la verità è che continuerò finché avrò voglia. Personalmente non mi sento vecchia e a Los Angeles io ci punto.