Giro d’Italia Women, Marlene Reusser gioca a carte scoperte: “Voglio tenere la maglia rosa fino a Imola”

Intervista alla svizzera del Movistar Team che ha conquistato la cronometro inaugurale di Bergamo.

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Marlen Reusser è radiosa sul Sentierone dopo aver conquistato la cronometro di Bergamo, prima tappa del Giro d’Italia Women.

Tutti la davano per favorita e lei si è confermata ampiamente anticipando Lotte Kopecky ed Elisa Longo Borghini, tuttavia la svizzera del Movistar Team punta ad altro.

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La fuoriclasse elvetica si candida ora a trattenere la maglia rosa fino alla tappa finale di Imola, un’impresa che non sarà semplice da completare.

Ha sentito la pressione durante questa cronometro?

Non molta. Sono fortunata, è stata una giornata importante per me. Stamattina mi sentivo bene, sono pienamente motivata e sono felice di avercela fatta. Mi sento bene anche mentalmente, penso che questo sia importante. Penso che se hai delle buone gambe, spesso ti senti bene anche mentalmente. Al momento mi sento così bene.

Aveva già visto questa cronometro?

Sì, sono venuta a vederla a marzo, ma il percorso era completamente diverso. Mi piace questo tracciato, ma non sono molto brava a prendere le curve in una crono. Non so se fosse il percorso più adatto a me, ma mi piace.

 Giro d'Italia Women
La foga di Marlen Reusser dopo aver tagliato il traguardo di Bergamo © Marco Cangelli

Ha iniziato a fare ciclismo da pochi anni. Si sarebbe mai aspettata di arrivare così in alto in breve tempo?

Non avevo idea di cosa sarei stata. Non ho mai pensato di vincere Mondiali, Giro o Tour, eppure hanno sempre pensato che avessi un motore enorme. In realtà la domanda è sempre stata fin dove sarei potuta arrivare e mi hanno sempre detto che non c’era un limite. Avevano ragione, perché sto facendo moltissimi progressi, quindi è interessante capire fin dove sarà il limite. Per ora non lo so, sono contenta di aver vinto la tappa. E’ fantastico, ma tipo dieci anni fa, non avrei mai sognato di riuscirci.

Dopo il secondo posto alla Vuelta España Femenina e la vittoria del Tour de Suisse, si sente ora un’atleta da corse a tappe?

Non so se lo sono sotto tutti gli aspetti, ma penso di essere una buona atleta da corse a tappe. Lo ero già in passato, ma penso che ora sto attraversando un buon momento di forma e tutto va per il verso giusto. Sono contenta di essere con il Movistar Team con il quale posso raggiungere questi traguardi. 

Cosa le piace dell’Italia?

Amo l’Italia e adoro la lingua italiana. Non la parlo più perché parlo spagnolo con la squadra e altrimenti rischio di confondermi. Adoro la lingua come il cibo, con buona pasta e il gelato. 

Elisa Longo Borghini ha fatto il suo nome quando le hanno chiesto chi c’è da tenere d’occhio. Cosa ne pensa?

E’ un onore per me. E’ davvero bello.

Marlen Reusser sorride dopo la vittoria della cronometro di Bergamo © Marco Cangelli

Qual è il suo obiettivo da qui alla fine del Giro?

Penso che l’obiettivo sia chiaro: finire il Giro in rosa. Lavoreremo a pieno ritmo per raggiungere questo traguardo e ci proveremo. E se anche non ci riuscissimo, potremmo puntare a vincere una o due tappe con Liane Lippert e sarebbe comunque bello. Già lo scorso anno volevo fare un buon Giro, ma sono stata male tutto l’anno e quest’inverno, appena abbiamo visto questa cronometro d’apertura e tappe particolarmente complicate, abbiamo pensato che avremmo dovuto provare a vincerlo. Ed è quello che abbiamo in mente. Il mio allenatore è anche il mio compagno e con lui abbiamo parlato molto del Giro, di cosa ci fosse bisogno ed è una cosa che pensiamo da molto tempo. Oggi è il primo di otto giornate. Tutto può succedere, ma intanto sono in rosa. 

Nella crono ha anticipato Lotte Kopecky ed Elisa Longo Borghini. Sono le principali atlete da tenere d’occhio per la classifica?

Sì, ma penso che la differenza che ho fatto oggi non sia nulla a dispetto delle tappe che ci attendono.