Partite così belle le si vedono solo in Europa. Ha proprio ragione Gasperini. Gli ingredienti sono semplici da decifrare: un arbitraggio degno del nome; giocatori che non simulano, non fanno sceneggiate e non perdono tempo in campo; allenatori che non speculano, ma incitano le loro squadre sempre alla ricerca del passaggio in avanti alla ricerca del gol. E poi coraggio, tanto coraggio da parte di tutti i protagonisti. Nessuno si risparmia e, alla fine, ne gode lo spettacolo e chi lo guarda.
Di coraggio Gasperini ne ha avuto tanto, quando al 61’ ha mandato in campo Scalvini mettendolo a centrocampo. L’avevamo già visto contro la Lazio, quando si è dovuto occupare (e lo ha fatto egregiamente) di Milinkovic-Savic. Ieri al ragazzo gli è mancato un pizzico di fortuna sul tiro in porta uscito di poco sopra la traversa. Avesse segnato, oggi staremmo parlando di un giocatore formidabile. Per la verità quando Gasperini in conferenza stampa di presentazione, aveva parlato di Scalvini come crack, avevamo pensato a una esagerazione. Ma dopo quello che abbiamo visto in campo, di Scalvini dovremo attenderci grandi cose. La crescita di questo ragazzo sarà esponenziale.
Il gol di Muriel è una perla rara che a Bergamo abbiamo visto altre volte, ma che realizzata a Lipsia in Europa League dà un sapore indescrivibile e regala pura gioia.
Il rigore lascia qualche dubbio sull’assegnazione, ma è servito per capire che Musso è un grande portiere. Sono diverse le volte, ormai, che ha fatto parate strepitose in campo internazionale. Bene. Deve solo trovare continuità e tranquillità.
Da valutare l’infortunio di Freuler, uscito toccandosi il muscolo della gamba destra. Speriamo di non averlo perso per la parte finale della stagione.
Infine un po’ di numeri. Le statistiche di Lipsia-Atalanta dicono che i padroni di casa hanno chiuso con il 57% nel possesso palla e 5 tiri nello specchio; di contro sono state 20 le conclusioni totali per la squadra di Gasperini, che fa registrare 55 palloni recuperati.
La gara rimane aperta fra due contendenti che a Bergamo non si risparmieranno. Vedremo chi ne avrà di più. Ma ora che la Red Bull ce la siamo aperta, possiamo berla sino alla fine e lasciare ai tedeschi la lattina vuota in mano.
