Provincia e ACI di Bergamo si sono incontrati nella Sala Olmi in via Sora 4 per trovare una collaborazione in materia di turismo e cultura sul territorio bergamasco. Un cumulo di esperienze, provenienti da vari mondi e confluiti in una squadra che s’è ampliata in corso d’opera.
Da marzo in poi si sono tenute riunioni all’insegna di una voluta concretezza nella sede centrale dell’ACI, sotto la spinta del presidente Valerio Bettoni e del direttore Giuseppe Pianura.
Due gli eventi dominanti che hanno fatto da filo conduttore: a breve termine il primo, nel 2023, con Bergamo e Brescia capitali della Cultura; a medio termine il secondo e sono le Olimpiadi invernali del 2026. Partendo dal presupposto che c’è molto da fare, Bettoni nel saluto iniziale al presidente della Provincia, Pasquale Gandolfi, e all’assessore provinciale al Turismo, Roberto Amadeo, ha portato in dote la disponibilità a creare sinergie con un unico e fondamentale intendimento: favorire lo sviluppo socio-economico di un settore architrave dell’economia con grandi potenzialità ancora inespresse.
In questa prospettiva, il presidente della Commissione Turismo dell’ACI, Roberto Forcella ha portato il frutto di questi primi mesi di alacre lavoro: un documento-proposta che contiene una serie di suggerimenti articolati e mirati con l’obiettivo di porre allo studio progetti che tengano conto della valenza socio economica del settore.
Diversi gli interventi convergenti: per ACI il prof. Nando Noris, Raffaele Moriggi (Pianura da scoprire), Silvano Ravasio (Promoisola), Dario Furlanetto (Parco Ticino Adamello), l’ex deputato Renato Ravasio e Roberto Ghidotti (ex Ascom); per la Provincia ha fatto il punto alla situazione il presidente Gandolfi. “Intanto – ha esordito – il turismo non è competenza dell’istituzione di via Tasso: ma questo incontro “è uno stimolo a guardar lontano”, delineando uno scenario per i prossimi 20 anni “su chi e cosa vogliamo essere, in condivisione con la politica nazionale”.
Dopo aver dichiarato di nutrire “l’ambizione di non avere ambizione”, ha insistito sull’importanza dell’interloquire e della cabina di regia che a tale scopo ha avviato per tutte le tematiche, dal lavoro alla formazione e riqualificazione professionale, alla trasformazione del territorio. Si è poi soffermato su ciò che rappresentano Bergamo-Brescia capitali della Cultura e le Olimpiadi. E qui è stata sottolineata la marginalità di Bergamo con la Regione a Milano perché di fatto nessuno si è proposto: “Ci piacerebbe entrare nel giro delle Olimpiadi 2026, quando la vera capitale sarà Orio, avendo come finalità che ne beneficino anche le Valli”.
Roberto Amadeo, presidente di VisitBergamo oltre che assessore, ha confessato di sentirsi solo per mancanza di risorse: “In questi sei mesi ho visto molti progetti, ma ho paura che molte piccole cose non stiano insieme”, convintissimo comunque della “necessità di far conoscere sempre di più e meglio l’enorme patrimonio di ricchezze sul territorio… Viviamo in un mondo social di comunicazione istantanea: è decisivo far coincidere l’immagine con la sostanza. Per comunicare abbiamo bisogno di un oggetto, ecco l’aeroporto, Città Alta. Se vogliamo che un turista rimanga più a lungo occorre però fargli conoscere il molto altro che c’è”. E questa è la scommessa. Ringraziando l’ACI per questa iniziativa di prezioso supporto, ha assicurato incontri regolari già dal prossimo mese.