Claudia Cretti chiude i Mondiali di ciclismo su pista paralimpico con un incredibile poker di ori.
Dopo essere andata a segno nel chilometro da fermo, nell’eliminazione e nella velocità, la 29enne di Costa Volpino ha chiuso il cerchio conquistando il titolo iridato anche nello scratch WC5.
La portacolori delle Fiamme Azzurre ha gestito la situazione in maniera decisa non facendosi intimorire dall’attacco della polacca Anna Harkowska, in grado di guadagnare un giro.
La bergamasca è tornata sotto e ha superato in volata l’avversaria anticipando anche la solida neozelandese Nicole Murray, costretta questa volta ad accontentarsi del terzo posto.
“Diventare campionessa del mondo non è mai un caso, farlo quattro volte nello stesso evento lo è ancora meno. Quando ho iniziato questo percorso mi sembrava un traguardo lontano, quasi irraggiungibile – ha spiegato Cretti dopo l’arrivo -. Oggi mi godo questo risultato, che nasce da tanto lavoro, dalla pazienza e dalla fiducia del mio commissario tecnico Pierpaolo Addesi e del tecnico Fabio Masotti, che mi hanno seguita passo dopo passo. Ringrazio la Federazione ciclistica, le Fiamme Azzurre, la Top Girls Fassa Bortolo, e chi ogni giorno lavora dietro le quinte, dal meccanico al massaggiatore. Un pensiero speciale alla mia famiglia, che mi ha sostenuta sin dal 2017, dopo la caduta al Giro d’Italia Women, e non ha mai smesso di credere in me”.
Grande soddisfazione anche per il commissario tecnico Pierpaolo Addesi che ha fatto i complimenti all’orobica: “I risultati arrivano quando si lavora con serietà, coesione e obiettivi condivisi. Questo Mondiale conferma la crescita del gruppo, sia sul piano tecnico che su quello umano. Abbiamo un gruppo giovane, con atleti che stanno ancora muovendo i primi passi a livello internazionale, ma che hanno già mostrato di poter stare tra i migliori. Le quattro maglie iridate di Claudia Cretti sono un risultato eccezionale, ma ciò che più conta è lo spirito di squadra e la mentalità che si sta consolidando nel nostro paraciclismo. Da Rio torniamo con fiducia e la consapevolezza di avere davanti un percorso importante verso Los Angeles”.