Nicolas Milesi guarda con fiducia al 2026: “Passo all’INEOS Grenadiers Racing Academy e sogno di vincere in futuro la Parigi-Roubaix”

Il 21enne di Parre lascia l'Arkéa - B&B Hôtels Continentale dopo due anni e si prepara ad affrontare il grande salto fra i professionisti.

48

Nicolas Milesi si è preso la scena nella seconda parte del 2025 conquistando il primo podio fra i professionisti nel Tour Poitou – Charentes en Nouvelle Aquitaine, ma soprattutto imponendosi nella seconda tappa del Giro della Regione Friuli-Venezia Giulia. 

Passi in avanti importanti che hanno portato il 21enne di Parre ad avvicinarsi al mondo del ciclismo professionistico, ma soprattutto a mettere le basi per il trasferimento all’INEOS Grenadiers Racing Academy, la nuova squadra Development del team WorldTour che va a caccia dei migliori talenti.

forbes

Nicolas Milesi ha già iniziato a respirare questa esperienza con i primi ritiri e si aspetta di affrontare un 2026 pieno di soddisfazioni.

Qual è il bilancio del suo 2025?

Sono felice, soprattutto per la seconda parte della stagione, visto che nella prima puntavo molto alla Roubaix Under 23, ma sono caduto e mi sono rotto la clavicola. Non è stato facile, nonostante il secondo posto nel Campionato Italiano a Cronometro. Nella seconda parte ho corso anche alcune gare con la squadra WorldTour, quindi insieme ai professionisti, e sono riuscito a chiudere in terza posizione la classifica generale del Tour Poitou – Charentes en Nouvelle Aquitaine, conquistare una tappa al Giro della Regione Friuli-Venezia Giulia e centrare la top ten alla cronometro degli Europei Under 23, per cui sono abbastanza soddisfatto. 

Si sarebbe aspettato di centrare già un podio fra i professionisti?

Sentivo gara dopo gara che il mio livello aumentava, non subendo più la corsa fra i professionisti, ma al tempo stesso sapevo che c’era una bella cronometro e quindi ero abbastanza sicuro di me stesso. Ho dato il massimo e anche all’ultima tappa sono arrivato undicesimo, quindi la condizione era buona. Ero sorpreso, ma fino a un certo punto perché sono consapevole di aver delle buone qualità a cronometro. 

Quali emozioni si provano a vestire la maglia azzurra?

E’ già da qualche anno che sono nel giro della Nazionale. Lo scorso anno ho chiuso al nono posto gli Europei Under 23 a cronometro, quest’anno mi sono leggermente migliorato, anche se puntavo a qualcosina in più del sesto posto finale. La cronometro è una disciplina che va curata in ogni minimo dettaglio e quindi spero di potermi migliorare ancora in vista del prossimo anno visto che sarà il quarto fra gli Under 23 e sono sicuro che potrei fare uno step in più.

Si considera più un cronomen o un uomo da classiche?

Entrambi perché ho delle buone doti a cronometro, però voglio cercare di fare il meglio nelle classiche in Belgio e mostrare qualcosa in più nelle gare su strada.

Quanto l’ha aiutata l’esperienza nella mountain bike?

Da piccolo facevo solo mountain bike ed è stata un’ottima base. E’ tutto un altro mondo e comunque consiglio di fare mountain bike perché permette di migliorare la guida della bicicletta, soprattutto nelle condizioni di pioggia. Comunque mi sento sempre bene, mi piace molto correre sotto la pioggia e la mountain bike mi ha lasciato una buona formazione nella guida su strada.

Com’è nata la possibilità di vestire la maglia della INEOS Grenadiers Racing Academy?
La squadra sarà nuova, ma dopo l’Europeo ci sono stati dei contatti con il mio procuratore. Avevo la possibilità di firmare con altre squadre, ma non potevo rifiutare un’occasione del genere. Cercherò di dare il massimo fin da subito nella prossima stagione, però riuscir a passare nel WorldTour con l’INEOS Grenadiers sarebbe un sogno. 
Alternerà ancora l’attività fra Under 23 e professionismo?
Sì, essendo al quarto anno e vedendo che il livello si sta alzando sempre di più, anno dopo anno. Passo dopo passo sarò uno tra i più pronti per affrontare gare con la formazione WorldTour. 
Avete già pensato al calendario?
Partiremo con il Tour of Rhodes in Grecia con la formazione sviluppo a fine febbraio-inizio marzo, però per il resto il calendario è ancora da stilare. Molto probabilmente fare il Giro d’Italia Under 23 e, visto che ci sarà una cronometro, proverò a fare del mio meglio. Tuttavia a gennaio vedremo visto che non è ancora sicuro quale sarà il calendario.
Ha già avuto modo di incontrare i compagni della formazione WorldTour?
Sì, abbiamo fatto un ritiro dal 5 al 18 dicembre a Oriba in Spagna ed erano presenti tutti gli atleti del WorldTour. Ho volato in aereo insieme a Filippo Ganna ed è stata una bella esperienza anche perché un bravo ragazzo e che avevo già conosciuto all’Europeo. Sia con i ragazzi dell’Academy che con quelli del WorldTour mi sono trovato veramente bene e anche con lo staff ho avuto un buon rapporto così come con i materiali. Non vedo l’ora di iniziare questa nuova avventura.
Quale gara le piacerebbe vincere in futuro?
Penso che mi piacerebbe vincere la Parigi-Roubaix.