Elisa Balsamo è argento puro. Per il titolo Europeo è mancato un niente

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di Pietro Illarietti

MONACO – Il momento più intenso, dopo 2h59’20” di corsa (142 km pedalati), è stato probabilmente nel vialone situato dopo il traguardo, dove c’era una curva a gomito che dava sulla destra. Le ragazze della Nazionale si sono strette attorno a Elisa Balsamo e Rachele Barbieri, scrutando nei telefoni dello staff lo sprint che valeva la maglia di campionessa europea su strada.

forbes

Elisa Balsamo ha guardato e riguardato la volata che ha assegnato il titolo a Lorena Wiebes, medaglia d’oro e favoritissima della vigilia.

Molte nazioni hanno provato a eliminarla con vari attacchi. Alla fine però è stata volata. Come da copione le azzurre hanno azionato il piano B. Un treno in parallelo a quello arancione, con Rachele Barbieri ultimo pesce pilota a lanciare la campionessa del mondo. Un treno che ha dato dimostrazione di forza, con le olandesi a inseguire, e Wiebes lesta ad arrangiarsi in qualche modo e poi sprintare tutta a sinistra e Balsamo a destra.
Wiebes vince, Balsamo ci prova con il colpo di reni, e pure Barbieri tiene duro. Alla fine sono 2.a e 3.a, ma senza rammarico. Hanno fatto tutto quello che il CT Paolo Sangalli aveva chiesto loro. La strada ha dato il suo verdetto.

Questo l’epilogo della gara di Monaco che si è svolta in una giornata di fine estate su un circuito velocissimo volato a 42,2 km/h di media con 216 watt normalizzati, valori simili a quelli delle classiche.

Europei strada Monaco
La Nazionale femminile (Foto Bettini / Federciclismo)

Lo sprint ha visto i 2 treni, quello azzurro e quello olandese, lavorare in parallelo “che soddisfazione vedere che non ci passavano – le parole delle azzurre, in particolare Ilaria Sanguineti –. Questo ci ha dato morale. All’ultima curva abbiamo allargato bene la traiettoria per non rischiare, era un’inversione, mentre le olandesi sono dovute ripartire da ferme avendola presa troppo stretta“.

Elisa Balsamo: “Ci siamo andate veramente vicine al colpaccio. Io e l’olandese eravamo lontane e non capivamo chi avesse vinto. Meglio di così non potevamo fare. La Wiebes è tutto l’anno che domina con un divario importante, oggi ci siamo avvicinate e questa è una nota positiva, forse ci sarebbe voluta qualche salitella in più. Ognuno di noi ha i suoi periodi di forma ed è normale che ciascuno abbia i propri obiettivi, oggi Wiebes ha centrato il suo. Resta il fatto che il lavoro è stato pazzesco e non finirò mai di ringraziare le compagne“.

Ora si guarda all’Australia dove si svolgerà il Mondiale. “Dopo il Tour ho riposato una settimana per ritrovare energie fresche. Guardo avanti con fiducia, di sicuro lotterò per continuare a mantenere questa maglia che, sin qui, è stato un bellissimo sogno che mi sono gustata ogni giorno“.

Il CT Paolo Sangalli: “Una bella soddisfazione perché la Wiebes è la velocista più forte quest’anno. In gara ognuno di noi aveva il suo ruolo e tutte sono state brave ad interpretarlo. Unico rammarico l’indisposizione di Marta Bastianelli. Sapevamo che l’Olanda avrebbe fatto di tutto per arrivare in volata. Per una vincente come Elisa il 2° posto non è mai un successo, ma ora guardiamo fiduciosi avanti“.

ORDINE D’ARRIVO
1. WIEBES Lorena (Olanda) 02:59:20
2. BALSAMO Elisa (Italia)
3. BARBIERI Rachele (Italia)
4. BRENNAUER Lisa (Germania)
5. PIKULIK Daria (Polonia)
6. MARTINS Maria (Portogallo)
7. NORSGAARD Emma (Danimarca)
8. FAHLIN Emilia (Svezia)
9. VERHULST Gladys (Francia)
10. SCHWEINBERGER Christina (Austria)

MEDAGLIERE – Per l’Italia la doppia medaglia odierna porta il bilancio azzurro a 14. Dopo le 11 della pista 2 dalla strada e una dalla crono. (3 ori: Elia Viviani eliminazione, Rachele Barbieri Omnium, Rachele BarbieriSilvia Zanardi Madison). 6 argenti: (Vittoria Guazzini, Rachele Barbieri, Letizia Paternoster, Silvia Zanardi Quartetto, Davide Plebani inseguimento individuale, Matteo Bianchi chilometro, Simone Consonni Omnium, Silvia Zanardi Corsa a Punti, Elisa Balsamo  strada donne. 5 bronzi: Vittoria Guazzini individuale, Miriam Vece 500m , Manlio Moro inseguimento individuale, Filippo Ganna crono, Rachele Barbieri strada).