IceLab punta a Milano-Cortina: “In vista delle Olimpiadi vogliamo diventare centro di preparazione federale”

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di Marco Cangelli
Quattro anni possono apparire un tempo particolarmente lungo, nel quale è quasi impossibile prevedere quanto possa accadere. Eppure quell’intervallo che letteralmente divide un’epoca dall’altra può essere percepito in maniera differente per chi deve organizzare una Olimpiade.

Basterebbe chiedere al presidente del CONI Giovanni Malagò che nella mattinata di giovedì 6 ottobre ha aperto i lavori dell’ISU Workshop in programma all’IceLab di Bergamo.

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Workshop IceLab
Giovanni Malagò

L’impianto di via San Bernardino è stato scelto per ospitare una due giorni di incontri dedicata al pattinaggio di figura internazionale nel quale analizzare il futuro di questa disciplina con lo sguardo rivolto in particolare a Milano-Cortina 2026.

Riconosciuto dall’International Skating Union (ISU) quale centro di eccellenza per il quadriennio 2022-2026, la struttura orobica è stata chiamata a ospitare i rappresentanti delle principali sedi del pattinaggio di figura mondiale quali il Detroit Skating Club (Stati Uniti), l’Eissportzentrum di Oberstdorf (Germania), l’Ice Jar Comprehensive Training Center di Pechino (Cina), lo IWIS International Training Center di Bangkok (Thailandia) e lo Skating School of Switzerland di Champéry (Svizzera).

Un appuntamento fondamentale per discutere e trovare un punto d’incontro sulle nuove forme di sviluppo e di cooperazione in vista di un appuntamento che si rivelerà storico per l’Italia, come confermato dal numero uno dello sport azzurro: “A differenza di altri Stati, abbiamo la fortuna di dover confrontarci con soltanto due federazioni, un aspetto che senza dubbio ci favorisce da un punto di vista organizzativo. Non dobbiamo però dimenticarci come ISU presenti fra le sue fila diverse discipline per cui in vista del futuro sarà fondamentale collaborare fra loro – ha spiegato Malagò -. Da IceLab provengono numerosi atleti che hanno preso parte alle scorse edizioni delle Olimpiadi e che probabilmente saranno presenti a Milano-Cortina 2026, per cui un ringraziamento va sicuramente a Federica e Carlo Pesenti che hanno deciso di investire in questo settore“.

Workshop IceLab
Joldou Gemser e Benoit Lavoie

Ad accogliere il vicepresidente della federazione internazionale Benoit Lavoie e la coordinatrice della commissione sviluppo Jildou Gemser ci hanno pensato numerosi atleti che orbitano attorno alla struttura orobica e alla nazionale italiana fra i quali spiccano i nomi di Charlene Guignard e Marco Fabbri, bronzo agli ultimi Europei di pattinaggio di figura, Matteo Rizzo, terzo nella prova continentale 2019, ma anche Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini, reduci dall’esperienza a cinque cerchi di Pechino 2022.

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Andrea Gios

Un esempio importante per i giovani atleti che sognano di trasformare in realtà il proprio sogno olimpico e che rappresentano una vera e propria eccellenza dello sport azzurro: “Sono orgoglioso di questo gruppo di atleti che rappresentano l’Italia nel modo migliore e esportano nel modo migliore il Made in Italy all’estero – ha sottolineato il presidente della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio Andrea Gios -. Strutture come queste consentono ai nostri rappresentanti di esprimersi al meglio e di potersi preparare nelle condizioni ideali alle competizioni internazionali. Ci auguriamo che in futuro questo centro possa non solo rimanere un’eccellenza ISU, ma esser utile anche per la preparazione olimpica“.

Workshop IceLab
Federica Pesenti

Questo auspicio è lo stesso espresso dalla presidente di IceLab Federica Pesenti che, nel corso dei sei anni d’attività, ha visto la società crescere costantemente e ospitare vere e proprie icone del movimento tricolore, non ultima Arianna Fontana la quale ha aperto la strada verso una maggior attenzione al pattinaggio di velocità.

L’ingresso della campionessa valtellinese ha spinto la famiglia Pesenti a compiere una ulteriore riflessione in vista di Milano-Cortina 2026 riguardante l’ampliamento dell’impianto e l’utilizzo dello stesso in qualità di centro federale adibito alla preparazione olimpica.

“È ancora tutto in divenire, anche se il desiderio di ampliare ulteriormente la nostra attività è particolarmente forte. Mancano tre anni e mezzo alle Olimpiadi e molti impianti non sono stati ancora ultimati se non addirittura costruiti, per cui se troviamo un appoggio negli enti e in particolare nel Comune per ridurre i tradizionali tempi di realizzazione, potremmo riuscire in questo intento – ha aggiunto Federica Pesenti a cui hanno fatto eco le parole dell’assessore allo sport del Comune di Bergamo Loredana Poli -. L’attenzione dell’amministrazione verso questo impianto e le sue possibilità di sviluppo è sempre stata molto alta. Vedremo come il progetto si possa inserire in una prospettiva che vada oltre la città e nel caso potremo valutare un aiuto in merito agli strumenti urbanistici vigenti“.

Workshop IceLab
Marco Riva e Arianna Fontana

Appare invece tramontata definitivamente la possibilità di vedere protagonista l’IceLab all’interno delle competizioni a cinque cerchi che troveranno una collocazione all’interno del nuovo Pala Italia a Milano: “Con Gori valutammo piani diversi rispetto agli attuali e trovammo una certa disponibilità, tuttavia la costruzione del progetto di Milano-Cortina si è rivelato parecchio complicato e puntare su altre città rischierebbe di stravolgere i piani – ha concluso Malagò -. D’altra parte non bisogna dimenticare come ci fosse l’intenzione di dotare finalmente Milano di un impianto multifunzionale, nonostante ciò ritengo che IceLab possa diventare un punto d’appoggio per numerose delegazione che vorranno allenarsi vicino ai campi di gara“.