Un dato statistico dice tutto: di tiri in porta l’Atalanta non ne ha fatti manco uno. Zero. Sette i tiri totali, ma nessuno nello specchio della porta. E un altro dato dice l’abissale differenza che è intercorsa fra Atalanta e Lazio, riguarda i chilometri percorsi. I nerazzurri ne hanno compiuti 110.334, mentre la Lazio ne ha percorsi 119.623. Nove chilometri in più (nove!). Il che significa che i laziali hanno corso parecchio e per tutta la partita, senza denunciare cali atletici. Fino al 93’ abbiamo visto i giocatori di Sarri aggredire i portatori di palla nerazzurri in ogni zona del campo alla ricerca della conquista della palla.
A questo aggiungiamo la loro grande qualità di palleggio. Una volta conquistata palla i biancocelesti uscivano da ogni situazione sia in difesa, che a centrocampo, che in attacco sempre con palla pulita e azioni da manuale. Tipico delle squadre di Sarri. L’Atalanta non ha saputo opporre resistenza alcuna. Per i giocatori di Gasperini era una corsa a vuoto alla ricerca di una palla che vedevano correre sotto gli occhi, ma che non riuscivano mai a prendere.
Questa volta a Gasperini è andato tutto storto, già a partire dalla formazione iniziale (Hateboer a sinistra per contrastare Lazzari e Soppy a destra, poi invertiti quando ormai la frittata era fatta). La Lazio era messa così bene in campo e così pimpante che ogni palla vagante o di rimbalzo finiva sempre nei piedi dei biancocelesti che con la qualità di Milinkovic-Savic, Pedro, Felice Anderson (il migliore in assoluto) e Vecino sovrastavano i tentativi di opposizione di Koopmeiners e De Roon (ahi, al 75’ ha chiesto il cambio per un problema ai flessori), sempre in ritardo e in affanno.
Prima o poi doveva capitare che l’Atalanta dovesse perdere, ma questo è stato il modo peggiore. È sembrata una regressione sia sul piano del gioco che fisico. Ciò che è parso più evidente è stata l’inferiore preparazione atletica rispetto alla Lazio, considerando che gli uomini di Sarri stanno partecipando anche alla Europa League.
Sono rientrati dopo infortunio Djimsiti e Zapata. Il secondo è apparso molto lontano da una forma accettabile. Inoltre Muriel è stato espulso per doppia ammonizione (una simulazione in area e un’entrata in ritardo su Felipe Anderson). Gasperini a fine partita ha ammesso: “È stata una partita che per noi può essere molto importante, che può farci crescere. Forse non avevamo ancora trovato una squadra di questo livello“.
Speriamo che domenica con l’Empoli Gasperini ritrovi quegli spunti utili per riproporre un’Atalanta gradevole alla vista ed efficace nel risultato.
Atalanta-Lazio 0-2
Reti: 10’ Zaccagni, 52’ Felipe Anderson.
Atalanta: Sportiello 6.3; Okoli 5.8 (46’ Djimsiti 6.1), Demiral 6.6, Scalvini 5.9; Soppy 5.9 (64’ Maehle 6.2), De Roon 6 (75’ Ederson 6.2), Koopmeiners 6, Hateboer 6.2; Pasalic 6.2 (46’ Malinovskyi 6.2); Lookman 6.3 (71’ Zapata 6.1), Muriel 4.8. All. Gasperini 6.05.
Lazio: Prevedel 6.6; Lazzari 6.9 (77’ Hysai 6.4), Casale 7.7, Romagnoli 7.2, Marusic 7.2; Milinkovic-Savic 7.3, Cataldi 6.6 (70’ Basic 5.9), Vecino 6.5; Pedro 7.3 (84’ Cancellieri 6.1), Felipe Anderson 8.6, Zaccagni 7.8. All. Sarri 7.
Arbitro: Abisso.