di Marco Cangelli
Il 2022 è stato sicuramente un anno da incorniciare per il Comitato provinciale della Federazione ciclistica italiana che, dopo i due anni di pandemia, ha ripreso appieno la propria corsa.
Le difficoltà causate dalla comparsa del Covid non hanno scoraggiato tecnici e atleti che hanno continuato a macinare successi portando il nome di Bergamo in giro per il mondo.
Da Elisa Balsamo a Silvia Persico, da Simone Consonni a Martina Fidanza passando per Francesca Pellegrini e Nicolas Milesi, il movimento di casa nostra ha fatto incetta di titoli iridati ed europei confermandosi ai vertici del settore a livello nazionale e permettendo ai tifosi di vivere momenti che difficilmente verranno dimenticati a breve.
L’occasione per ripercorrere questi istanti e consentire anche ai più giovani di prendere esempio dai campioni più affermati è stata sicuramente la cerimonia di premiazione andata in scena nel pomeriggio di sabato 3 dicembre al “Palaspirà” di Spirano.
Un evento dal forte contenuto emotivo, in particolare per i numerosi ragazzi che si sono contraddistinti nelle categorie giovanili fra strada, pista e mountain bike i quali hanno avuto modo di celebrare la propria stagione e di portare una linfa di novità all’interno del mondo delle due ruote.
Un aspetto che non è scappato al presidente del Comitato Claudio Mologni il quale ha voluto ringraziare famiglie e società, ma soprattutto concentrarsi sul tema di sicurezza in seguito alla tragica scomparsa di Davide Rebellin. “Stiamo concludendo un’annata partita zoppicando, ma dalla quale stiamo uscendo alla grande. Ci auguriamo di recuperare nel 2023 i numeri persi in questi ultimi anni, tuttavia in questa giornata di festa non possiamo dimenticare un amico che ci ha lasciato come Davide Rebellin – ha spiegato il dirigente seriano -. Con Davide avremo qualcuno che ci guarderà dall’alto e potrà darci una mano, soprattutto in merito alla garanzia che dobbiamo offrire agli atleti e agli utenti più fragili della strada. Stiamo collaborando con la Polizia Stradale al fine di migliorare le problematiche presenti nelle gare, tuttavia è necessario fare ancora molto a livello di allenamenti“.
La sicurezza sulla strada è al centro anche del lavoro dell’assessore regionale alla Moda, Turismo e Marketing Territoriale Lara Magoni che si è già messa al lavoro per offrire maggiore protezione ad atleti e non solo: “Da sportiva non posso nascondervi che il momento più bello dell’anno è sicuramente la conclusione della stagione perché quando gareggiavo era l’occasione per festeggiare con i miei compagni e con i genitori, fondamentali per lo svolgimento dall’attività – ha sottolineato la delegata provinciale del CONI -. Nei giorni scorsi sono stata contattata da Matteo Trentin il quale mi ha mostrato come vi sia un progetto di legge fermo da anni al ministero per la tutela di chi pedala. Insieme ai vertici della Federazione ho già chiesto un incontro con il governo al fine di sbloccare la situazione, anche perché ogni giorno è necessario porre grande attenzione quando si va in bicicletta“.
Numerose le autorità presenti sul palco di Spirano, dal sindaco Yuri Grasselli al consigliere regionale Giovanni Malanchini passando per il presidente del Comitato regionale Stefano Pedrinazzi, il commissario tecnico della Nazionale femminile Paolo Sangalli e il collaboratore tecnico del settore pista Ivan Quaranta.
Un “parterre de roi” giunto appositamente per celebrare i fuoriclasse orobico fra le quali spiccano i nomi di Chiara Consonni e Claudia Cretti, la prima in grado di aggiudicarsi il titolo iridato nell’inseguimento a squadre, la seconda vincitrice di diversi titoli nazionali nel paraciclismo. Compagne di squadra in passato alla Valcar, la 23enne di Brembate Sopra e la 26enne di Costa Volpino hanno voluto guardare con grande attenzione al proprio futuro:
“Ricordo molto bene quando ero una ragazzina di 6 anni e pensavo di poter correre in bici soltanto per far passare il tempo, nel frattempo è diventato però un lavoro e ciò mi ha permesso di trasformare i miei sogni in realtà. Con il 2023 inizia una nuova avventura, per cui speriamo di ottenere ulteriori stimoli – ha concluso Consonni a cui hanno fatto eco le parole di Cretti -. Mi mancano le gare da giovanissima perché all’epoca il ciclismo era realmente un divertimento. Ho provato diversi sport, però questo è quello che mi ha lasciato soddisfazioni incredibili e, anche a cinque anni dal mio incidente, non ho mai smesso di pedalare e spero di continuare a farlo nel migliore dei modi“.