A Siviglia, davanti ad un pubblico strepitoso (presente anche il Re Juan Carlos in tribuna), le Furie Rosse si portano avanti 2-0. Nadal distrugge Monaco nel primo singolare, mentre Ferrer vince un’incredibile battaglia con Del Potro al quinto set, dopo 4 ore e 40 minuti .Il doppio può essere già decisivo.
Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Per lo meno sugli spalti, dove i tremila supporters bianco-celesti rispondevano al pubblico di casa che gremiva festante le tribune dello Stadio Olimpico trasformato in “arena”tennistica per l’occasione.
Quasi troppo facile il paragone con un evento diventato famoso in queste terre: il primo singolare sembra in effetti una Corrida con protagonisti un toro ridotto davvero male ed il migliore torero sulla piazza. Nadal ritrova ritmo e potenza, che solo una settimana fa a Londra parevano essere spariti fra le pieghe di una condizione fisica troppo precaria. Ma la terra rossa ha l’effetto degli spinaci per Popeye,gonfia i muscoli e gli fornisce una incredibile energia.Il punteggio è eloquente 6-1;6-1;6-2 (89 punti totali contro 52) e a Juan Monaco (numero 26 del mondo) non resta che stringere la mano ad un avversario troppo superiore.
Il secondo singolare ,sembra replicare il primo incontro e dopo meno di un’ora si vola già sul 6-2 per Ferrer(che continua il magic moment di Londra). Ma davanti in maglia azzurra,non ha di fronte un giocatore qualsiasi. Juan Martin Del Potro è un grande giocatore ,capace di giocare sui livelli dei primi 3 /4 giocatori al mondo,come ha dimostr ato nel 2010. Ora che sta recuperando a
pieno la condizione fisica,sta ritornando su quei livelli ed il secondo e terzo set lo dimostrano(7-6(2);6-3). Si arriva alle 3 ore di gioco ed ecco che riemerge il gladiatore spagnolo,che approfitta del fisiologico calo da parte dell’argentino per riportare il match in parità(6-4) e poi volare 5-1 nel quinto set.Riesce a tenere a bada anche l’ultimo sussulto del rivale (3-5) e porta sul 2-0 i giallorossi dopo 4 ore e 40 minuti di vero tennis di Coppa Davis.
Ora il doppio argentino (Nalbandian-Schwank) deve aggiudicarsi ad ogni costo il terzo punto,per tenere viva la speranza di
portare a Buenos Aires l’insalatiera che,in caso contrario,si”stabilirà”in terra iberica per una stagione.
(commento di Luca Polesinanti)