World Cup maschile: l’Italia spera ancora

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L’Italia batte il Giappone 3-0, ritorna a pari punti con il Brasile (che ha superato al tie-break la Polonia), ma per un solo set di differenza è alle spalle dei campioni del mondo. A decidere la terza squadra classificata per i giochi di Londra, oggi hanno avuto l’aritmetica certezza Russia e Polonia, saranno le gare dell’ultimo turno: Italia-Iran e Brasile-Giappone. In casa Italia è ancora viva una fiammella di speranza, dopo dieci match in 14 giorni (saranno 11 domani), può apparire beffardo che a dividere due squadre, possa essere un solo parziale. Dopo l’altalena di emozioni del pomeriggio con la Polonia avanti due azero e poi rimontata dal Brasile, per il disappunto azzurro, Savani e compagni sono scesi in campo per affrontare i padroni dicasa, che sostenuti dal loro pubblico hanno fatto bene all’inizio. Berruto ha riproposto la squadra titolare, ma nel secondo ha inserito Parodi al posto di Savani. Sostituzione importante e efficace. Perché lo schiacciatore ligure si è disimpegnato molto bene in attacco chiudendo con 7 su 9 e propiziando la vittoria. Vittoria che porta anche la firma di Alessandro Fei uscito dal campo con il premio di Mvp, con un eccellente 8 su 9 in attacco (89%!) e ben tre muri punto. Non è stata la migliore Italia quella che si è vista nei primi due set. Il Giappone spinto da suo pubblico ha gettato in campo tutto l’entusiasmo, ma ha soprattutto approfittato del servizio italiano, non solo falloso, ma anche meno incisivo del solito. Sia nel primo che nel secondo parziale i padroni di casa hanno costruito dei bei vantaggi, poi dilapidati nel finale, quando il muro azzurro ha stretto le maglie e per i ragazzi di Ueta è diventato difficile passare. Nel terzo la squadra azzurra è stata più concreta, ha subito guadagnato diverse lunghezze di vantaggio e si è imposta 25-22, dopo aver concesso qualcosa nel finale al Giappone. L’ultimo impegno di coppa è contro l’Iran di Julio Velasco, la rivelazione della prima parte del torneo, nelle ultime giornate meno incisivo. (fonte: federvolley)

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