Se Napoli è tradizionalmente cuore e ardore, la Juventus di Antonio Conte non è da meno quanto a lotta e coraggio. Il 3-3, con cui le due squadre chiudono la partita di recupero giocata al San Paolo, dà il senso delle grandi emozioni tra entusiasmo e delusioni. “Nessun dorma” sembra essere l’avvertimento lanciato dalle due panchine. Due volte in doppio vantaggio, il Napoli si fa rimontare e perde l’occasione di accorciare le distanze (nove punti) dalla Juventus. La squadra partenopea raddoppia le forze e le energie quando gioca al San Paolo, si trasforma e si esprime ai massimi livelli quando di fronte c’è una grande. Specialmente se questa è la Juventus, avversario di leggendarie sfide legate ai più importanti traguardi dell’una e dell’altra squadra. Gli azzurri di Mazzarri non possono permettere ai bianconeri, già in testa al campionato, di andare in fuga, né permettersi di mantenere un distacco di nove lunghezze. E così sfoggiano una prova maiuscola, disputando i primi 45 minuti in cui praticamente non concedono spazi alla Juve, ridisegnata da Antonio Conte in conseguenza della squalifica di Marchisio con un 4-4-2 che vede Pepe e Estigarribia esterni sulla linea di centrocampo con Pirlo e Vidal in mezzo, Matri e Vucinic in attacco. Mazzarri senza Cavani, infortunato, schiera Pandev nel 3-4-2-1 con Hamsik e Lavezzi e rimette Inler accanto a Gargano con Maggio e Zuniga esterni. Il ritmo del Napoli fa raggiungere il fondoscala al contagiri. La squadra partenopea fa pressing alto, impedendo a Pirlo di alimentare l’azione bianconera. Lavezzi è una scheggia sulla fascia sinistra e il suo cambio di passo mette in difficoltà la difesa avversaria. Prima del quarto d’ora sfugge a Pirlo che lo stende in area. Rigore ineccepibile che Hamsik trasforma con un tiro angolatissimo, ma l’arbitro Tagliavento da ripetere ravvisando la presenza in area di troppi giocatori. Hamsik torna sul dischetto ma la replica non è felice e Buffon vede il pallone sorvolare la traversa. Il Napoli non demorde e continua a spingere, ma il vantaggio arriva al 22’ da una palla inattiva calciata da Lavezzi a centro area, dove un colpo di testa di Bonucci diventa un invito allettante per Hamisk che si coordina e sempre di testa in tuffo mette alle spalle di Buffon. Il raddoppio di Pandev, al primo gol stagionale e in maglia azzurra, arriva al 40’ quando il macedone sfrutta un rimpallo e batte Buffon con un rasoterra di destro. Chi pensa che i giochi siano fatti deve ricredersi non appena le squadra rientrano in campo dopo il riposo. Dopo 3’ taglio di Vidal per Matri che si presenta davanti a De Sanctis, superato con un tocco di precisione. E’ il segnale del cambio di passo juventino, che però dà spazio al contropiede di Lavezzi e compagni. All’8’ il portiere partenopeo devia in angolo un sinistro velenoso di Vucinic. Al 12’ Lavezzi si libera sulla sinistra e punta l’area provando a sorprendere Buffon, ben piazzato. La Juve prova a costruire e farsi più intraprendente ma il Napoli è in agguato e al 23’ Pandev incornicia la sua serata raccogliendo un cross basso di Maggio, controllando spalle alla porta e girandosi per poi calciare di sinistro con pallone nell’angolo sinistro della porta dove Buffon non può arrivare. Il 3-1 illude ancora una volta il Napoli che subisce la seconda rete juventina al 27’, autore Estigarribia che su un cross lungo si ritrova a tu per tu con De Sanctis, battuto con un tocco in anticipo. E un minuto dopo lo stesso De Sanctis deve allungarsi per deviare il pallone piazzato da Vucinic nell’angolo sinistro. Al 33’ Vucinic irrompe in area partenopea e serve Chiellini, la cui conclusione immediata viene parata da De Sanctis. Un minuto dopo arriva il gol del pareggio juventino con uno slalom di Pepe che vince un contrasto e irrompe centralmente in area superando il portiere con un piatto angolatissimo. Il finale di gara fa notizia soprattutto per lo scampolo di partita che Conte concede all’ex azzurro Quagliarella e ad Alex Del Piero, che provano ad accendere un’azione di contropiede, senza riuscirci. Diventano due i punti di vantaggio della Juventus sulla coppia Milan-Udinese