Il Napoli acciuffa il pareggio nelle battute finali del tempo di recupero, grazie a una zampata in mischia di Cavani. L’epilogo raddrizza a favore dei partenopei le sorti della partita che l’Atalanta interpreta nel modo giusto, passando in vantaggio, sfiorando il raddoppio e finendo per bere il calice amaro della beffa. Doveva e poteva essere la serata di German Denis sempre più leader dell’Atalanta e protagonista del campionato che lo vede ancora al comando della classifica marcatori. Il suo gol al 18’ della ripresa sblocca il risultato e pone i presupposti per una notta magica. Al 47’ del secondo tempo Colantuono regala la standing ovation al Tanque argentino, che sta vivendo a Bergamo la sua stagione migliore, con 9 gol all’attivo finora. Ignaro che di lì a poco la tenacia del collettivo di Mazzarri e la solita coppia Lavezzi-Cavani avrebbero consentito al Napoli di evitare la sconfitta e gettare nello sconforto i nerazzurri bergamaschi.
Colantuono irrobustisce il centrocampo preferendo Carmona a Bonaventura. Mazzarri lascia a riposo Lavezzi, Maggio e Aronica e ridisegna la squadra, più concreta e meno fantasiosa. Gara subito molto intensa e ritmo di gioco elevato. Dopo 4’ ammonito Dzemaili per un fallo a centrocampo che interrompe una ripartenza dell’Atalanta. Le due squadre provano a sfruttare la rispettiva fascia destra. La prima conclusione al 12’ parte dal piedi di Dzemaili con un rasoterra da 20 metri parato senza difficoltà da Consigli. Il Napoli fa più possesso palla e presidia la metà campo bergamasca, l’Atalanta copre e si tiene pronta a ripartire. La manovra di interdizione della squadra partenopea risulta efficace e la squadra di Colantuono fatica a salire. Al 20’ Zuniga, sempre attivo e costantemente cercato sulla corsia di destra, per poco non sorprende Consigli con un tiro cross diretto all’incrocio dei pali. Il portiere nerazzurro, ben piazzato, vola e respinge. Intorno al 25’ i nerazzurri si riaffacciano in area napoletana e su cross di Peluso da sinistra Denis colpisce di testa ma debolmente per la facile parata di De Sanctis. Alla mezz’ora il Tanque argentino tira dalla trequarti di campo, il portiere del Napoli blocca. Al 34’ ci prova Carmona da 20 metri, pallone centrale che diventa preda di De Sanctis. Da un duro contrasto a centrocampo con Campagnaro scaturisce l’ammonizione a Schelotto. Al 40’ Atalanta vicina al gol con un lungo cross di Schelotto da destra che Moralez rimette al centro dell’area dove Denis si produce in una rovesciata mandando il pallone di poco alto sulla traversa. Poi anche Zuniga finisce sul libro dei cattivi. In pieno recupero due opportunità per il Napoli, con Hamsik che nel tentativo di servire Cavani a centro area calcia verso il portiere, e una conclusione svirgolata di Dzemaili.
Il secondo tempo si apre con un brivido per De Sanctis che dopo 45 secondi vede il pallone calciato da Carmona lambire il palo alla sua sinistra. Al 6’ discesa di Peluso che brucia in velocità Zuniga e mette al centro dell’area dove Moralez serve Denis, anticipato da Cannavaro; la respinta diventa un assist invitanta per Padoin che da buona posizione manda alto sulla traversa. Poco dopo Fernandez stende Moralez e vede il giallo. Al 12’ Zuniga sfugge sulla destra e arriva sulla linea di fondo, Lucchini respinge impedendo che il pallone filtri verso Cavani. Al 14’ grande e sfortunato gesto tecnico di Denis che raccoglie un lungo cross di Moralez e di collo destro manda il pallone a sbattere sotto la traversa per poi rimbalzare in campo. Sarebbe stato un gol da antologia. A due terzi di gara Mazzarri decide di affidarsi all’estro di Lavezzi che rileva Pandev, poco incisivo. Al 18’ matura il vantaggio dell’Atalanta con Denis che sfrutta un’azione insistita di Moralez e l’indecisione di Cannavaro e Campagnaro per involarsi verso la porta di De Sanctis e segnare con un preciso rasoterra nell’angolo destro. Il gol dell’ex galvanizza la squadra di Colantuono che arriva ancora pericolosamente al tiro con Cigarini. Al 22’ le emozioni si trasferiscono sull’altro fronte con un rimpallo in area bergamasca che favorisce Lavezzi, anticipato da Peluso. Al 23’ esce Fernandez per fare posto a Maggio. Il Napoli comincia a spingere e Lavezzi a portare scompiglio occupando prevalentemente la fascia sinistra per accentrarsi. Mazzarri gioca la carta Santana che rileva Dzemaili. Colantuono richiama Moralez, esausto, mandando in campo Marilungo, capace di inserirsi negli spazi. Al 38’ Schelotto vede aprirsi un corridoio verso la porta di De Sanctis ma tentenna e viene rimontato da Campagnaro. Entra anche Gabbiadini per la standing ovation a favore di German Denis ma l’Atalanta non può gioire perché nel tempo di recupero, che l’arbitro Orsato prolunga da 3 a 5 minuti, prima Marilungo e Gabbiadini scattano in azione di contropiede ma perdendo l’opportunità di tenere la palla lontano e poi all’ultimo assalto Cavani, appostato al centro dell’area e tenuto in gioco da Bonaventura, trasforma nel gol del pareggio un pallone sporco calciato da Lavezzi.
LEINTERVISTE
PIERPAOLOMARINO:ORGOGLIOSODIESSEREABERGAMO
MAZZARRI:PAREGGIOALLAFINEGIUSTO
ATALANTA-NAPOLI 1-1
ATALANTA (4–4-1-1): Consigli 7 Masiello 6.5 Lucchini 7 Manfredini 6.5 Peluso 7; Schelotto 6 Cigarini 7 (40’ st Bonaventura sv) Carmona 6.5 Padoin 6.5 Moralez 7 (36’ st Marilungo sv) Denis 8 (47’ st Gabbiadini sv). A disposizione: Frezzolini, Bellini, Minotti, Raimondi. Allenatore. Colantuono
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 6 Fernandez 5.5 (23’ st Maggio 6) Cannavaro 6 Campagnaro 6; Zuniga 6.5 Gargano 6 Dzemaili 6 (28’ st Santana ) Dossena 6; Hamsik 5.5 Pandev 5 (16’ st Lavezzi 6.5) Cavani 6. A disposizione: Rosati, Aronica, Fideleff, Grava. Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Orsato di Schio 5.5
Marcatori: st 18’ Denis, 49’ Cavani
Ammoniti: Dzemaili, Schelotto, Zuniga, Fernandez, Cigarini, Consigli
Recuperi: 2’ – 5’