Il Milan, determinato e conservativo, ottiene all’Olimpico di Roma il punto che serviva per la certezza aritmetica dello scudetto. Un trionfo per Allegri che vince il campionato alla prima stagione in panchina, com’era successo nel ’99 a Zaccheroni. E’ il 18esimo titolo dei rossoneri, che ne conquistarono uno nel 2004 vincendo propriocontro la squadra dellacapitale con un gol di Schevchenko. Stavolta il match-point si chiude a reti bianche, ma non mancano le emozioni. In prudente attesa nei primi 45’, quando la Roma gioca meglio e costruisce azioni pericolose finendo per essere fermata da Abbiati che giganteggia tra i pali, il Milan cambia registro nel secondo tempo, andando due volte vicinissimo al vantaggio e chiudendo gli spazi ai giallorossi. Alla Roma servivano tre punti per sperare di conquistare il quarto posto che vale l’accesso ai preliminari di Champions League. L’obiettivo diventa più difficile da raggiungere. Nella gara più attesa Montella schiera Doni tra i pali, Cassetti e Riise esterni nella difesa a quattro con Juan e Burdisso centrali; Pizarro e Brighi davanti alla difesa, Taddei, Simplicio e Vucinic alle spalle di Totti. Il 4-3-1-2 di Allegri vede Abate, Nesta, Thiago Silva e Zambrotta sulla linea di difesa, Gattuso, Van Bommel e Seedorf a centrocampo, Boateng a sostegno di Robinho e Ibrahimovic. E’ la Roma a fare la partita nel primo tempo attaccando gli spazi e sviluppando rapide verticalizzazioni, mentre il Milan appare più lento e preoccupato di amministrare il possesso del pallone. Cassetti sulla destra crea scompiglio in più occasioni e col passare dei minuti anche da sinistra arrivano incursioni pericolose con Taddei spostato su quella fascia per dare spazio a Rosi, subentrato dopo 16’ a Brighi (infortunio muscolare). Al 14’ Cassetti si libera con un tunnel ed effettua un cross morbido per Vucinic, sulla cui conclusione ravvicinata Abbiati compie un autentico miracolo salvando la porta rossonera dalla capitolazione. Al 23’ Nesta anticipa d’un soffio Vucinic davanti alla porta rossonera. Al 37’ Rosi aggancia in area e costringe Abbiati ad accartocciarsi per bloccarne il tiro. Al 38’ Ibrahimovic, servito in profondità, prova il tiro ma viene contrato da Juan. Al 42’ Vucinic mira all’incrocio dei pali e Abbiati ci mette la mano.Infine al 47’, negli ultimi secondi di gioco del primo tempo, Abbiati ferma Simplicio, servito da Totti. Ad inizio ripresa Ambrosini prende il posto di Gattuso, sceso in campo con la fascia di capitano. E dopo 30″ un’iniziativa di Abate mette Robinho in condizione di calciare con l’esterno destro, mandando il pallone sul palo con Doni battuto. Poi Ambrosini, al centro dell’area giallorossa, manca la deviazione. La risposta è in un tiro fuori misura di Simplicio, servito da Totti dalla bandierina. Al 7’ bravo Doni ad anticipare Ibrahimovic lanciato in area. Il portiere rimedia un colpo alla testa, ma resta regolarmente in campo. Poi Montella richiama Vucinic e inserisce Borriello. Boateng falcia Pizarro e finisce sul taccuino perché ammonito. Al 12’ su cross di Totti, Abate anticipa il tocco di Taddei davanti alla porta di Abbiati. Dopo un minuto la Roma parte in contropiede con Borriello e Van Bommel libera l’area milanista prima che Simplicio possa battere a rete. Al 14’ Ambrosini serve con il contagiri Boateng che tocca di esterno destro per superare Doni ma lambisce il palo. Al 17’ bomba di Ibrahimovic su punizione da 20 metri e Doni respinge a mani aperte. Al 21’ buona manovra della Roma con tiro cross forte e teso di Riise che trova né porta, né compagni pronti alla deviazione. Sul fronte opposto Cassetti anticipa l’incornata di Ambrosini. Al 28’ Pato subentra a Robinho. Al 35’ Borriello sfugge a Nesta che lo trattiene ma l’arbitro Morganti viene ingannato dal movimento e inverte il fallo attribuendolo al romanista tra le proteste generali. Al 37’ Montella decide di gettare nella mischia l’esordiente Gianluca Caprari, classe ’93, che prende il posto di Rosi sulla destra. Al 41’ Van Bommel commette fallo da tergo ai danni di Totti e viene ammonito. Poi giallo anche per Pato che colpisce Simplicio. Nei 5’ di recupero anche Taddei finisce tra i cattivi. Poi spazio ai festeggiamenti per i diecimila sostenitori rossoneri sugli spalti dell’Olimpico. Palermo-Bari 2-1 Nell’altro anticipo il Palermo supera il Bari, rimontando il vantaggio iniziale di Bentivoglio per i pugliesi, che ancora una volta, nonostante la certezza della retrocessione, onorano il campionato giocando alla grande e mettendo in difficoltà i rosanero. Protagonisti del successo Miccoli, a segno nel primo tempo, e Bovo nella ripresa. Un successo che consente alla squadra di Delio Rossi di bussare alle porte della Europa League.
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