di Marco Cangelli
Sfugge per un soffio il titolo italiano Under 23 dalle mani di Luca Cretti (Team Colpack Ballan CSB).
Il 21enne di Sovere si è fatto un regalo di compleanno in anticipo chiudendo il Campionato nazionale di ciclismo soltanto alle spalle del veneto Francesco Busatto, grande protagonista di questa stagione con il successo alla Liegi-Bastogne-Liegi U23.
La gara, 171 chilometri attorno a Imola, è stata una grande occasione di rilancio per un territorio che alcune settimane fa ha dovuto patire le sofferenze legate all’alluvione e che ha visto nelle prime battute con Marco Cao (Trevigiani Energiapura Marchiol), Davide Basso (Gallina Ecotek Lucchini), Matteo Calovi (Sissio Team) e Lorenzo Ghirardi (Ciclistica Rostese) che hanno preso il largo entrando nel Circuito dei Tre Monti, da ripetere nove volte, e guadagnando circa sei minuti sul gruppo.
Ghirardi e Basso provano a resistere, ma non hanno potuto nulla a fronte del forcing di Sergio Meris (Team Colpack-Ballan-CSB) in occasione del quarto giro lungo la salita di Monte Frassineto.
Assieme al 22enne di Gorle si sono quindi uniti altri sette uomini, Francesco Busatto (Circus Re Uz Technord), Andrea Montoli (Eolo Kometa U23), Pietro Mattio (Jumbo-Visma Development Team), Ludovico Crescioli (Mastromarco Sensi FC Nibali) e Giacomo Villa (Biesse Carrera), a cui ben presto si sono inseriti anche Luca Cretti e Dario Igor Belletta (Jumbo-Visma Development Team).
Al termine del quinto giro sono rientrati nel gruppo di testa anche Tommaso Bergagna (General Storie Essegibi F.lli Curia) e Francesco Galimberti (Biesse Carrera), a cui si è aggiunto anche Edoardo Sandri (Q36.5 Continental Cycling Team) in vista della settima tornata.
L’azione decisiva è arrivata però nel corso dell’ottavo giro quando Busatto ha provato l’affondo venendo seguito a ruota da Cretti, con il duo che ha presto guadagnato un minuto sugli otto più immediati inseguitori.
Il successo si è quindi deciso allo sprint con Busatto che ha avuto la meglio del giovane bergamasco sul traguardo di Mondano, costretto a rinviare ancora una volta l’appuntamento con la vittoria dopo l’affermazione sfiorata nell’ultima tappa del Giro d’Italia Next Gen.
“È un sogno che si realizza. Non riesco ancora a credere di essere riuscito a vestire questa maglia in una zona mitica del ciclismo, dove Adorni ha vinto i Mondiali e così vicino alla Gallisterna, dove avevo visto Alaphilippe diventare campione del mondo e dove anche io avevo già corso – ha spiegato Busatto -. Essendo in due della mia squadra abbiamo cercato di correre di rimessa all’inizio, lavorando per ricucire sulla prima fuga, poi ho cercato di farmi trovare pronto su ogni attacco. Quando siamo andati via io e Cretti, abbiamo proseguito di comune accordo fino alla fine e ho potuto contare sul mio spunto veloce. Il percorso mi piaceva, adatto a me, con strappi pendenti, alternati a tratti in cui la salita spianava“.
Amarezza per Cretti che ci ha creduto fino in fondo vedendo svanire per pochi secondi la maglia tricolore: “Un vero peccato perchè sentivo di stare bene ed ho affrontato una corsa generosa. Oggi non ho rammarico, in gara mi sono divertito mettendo sui pedali tutto me stesso. Mi sentivo alla pari con Busatto, in salita ed in pianura. Ma poi allo sprint è andata così: una volata senza storia, come quella di Trieste – ha sottolineato il portacolori del Team Colpack Ballan CSB -. Ci ho sperato perchè l’azione decisiva è nata da una mia intuizione. Ce ne siamo andati in una decina verso metà gara. Avevo capito che era la fuga buona. Gli ultimi 2 giri ho deciso di andare via anche da quel gruppo e rimanendo solo in 2. La mia intenzione era quella di staccarlo, provandoci più volte invano“.
Terzo posto per Dario Igor Belletta che ha regolato il gruppetto degli inseguitori lasciandosi alle spalle Giacomo Villa (Biesse-Carrera), Tommaso Bergagna (General Store Essegibi F.lli Curia) e Sergio Meris che ha confermato l’ottima condizione fisica lanciando una bella risposta ai propri tecnici.
“Sapevamo che Busatto era l’avversario più pericoloso e l’unica tattica era quella di anticiparlo, ma non siamo riusciti a vincere. L’unica soluzione era avere un altro uomo in fuga, magari Meris – ha raccontato il direttore sportivo Gianluca Valoti -. Cretti si è confermato corridore solido e la sua costanza è premiata con risultati di pregio. Da inizio anno lo seguiamo e lui si impegna tantissimo, nell’allenamento e nelle gare. Lo aspettiamo presto con le braccia alzate“.
Luca Cretti sarà ora al via della Pessano-Roncola in programma nella mattinata di domenica 25 giugno prima di puntare sul Giro del Veneto e sul Giro del Medio Brenta.