Tennis Azimut Bergamo: Ruggeri delude subito fuori. Si distingue Giorgio Tabacco

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Tra i giocatori più ambiziosi al Città dei Mille c’è il siciliano Giorgio Tabacco, ancora a caccia del suo primo titolo ITF. Lasciata la Sicilia, ha scelto il Nord Italia per completarsi come giocatore ed è partito con il piede giusto. Sfiderà l’argentino Kestelboim per un posto nei quarti. Sorpresa serale: subito fuori Vincent Ruggeri.

Trofeo Azimut Bergamo
Giorgio Tabacco (Foto di Antonio Milesi)

Si era fatto conoscere qualche anno fa insieme al fratello maggiore Fausto, quando il loro circolo (il TC Vela Messina) giunse in finale in Serie A1 ed ebbero l’onore della diretta TV. All’epoca i fratelli Tabacco erano giovanissimi, adesso sono due ventenni in rampa di lancio. Al Trofeo Azimut di Bergamo (15.000 dollari, terra battuta) c’è il più giovane dei due, Giorgio, a caccia del suo primo titolo professionistico.

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Accreditato della testa di serie n. 7 è partito bene, superando in due set il turco Baran Soyler (6-4, 6-3 lo score) e dando una impronta ancora più italiana al torneo: negli ottavi ci saranno ben 12 azzurri e quattro soli stranieri.

Trofeo Azimut Bergamo
Nicolas Parizzia (Foto di Antonio Milesi)

Sarà proprio uno di questi, l’argentino Mariano Kestelboim (che al Città dei Mille è di casa, visto che è tesserato per il club) l’avversario di Tabacco negli ottavi. Il messinese si aspettava qualcosa in più dalla prima parte del 2023, dopo che l’anno scorso aveva giocato la sua prima finale nel circuito. Tuttavia è in fase di crescita e ha già colto due semifinali, a Santa Margherita di Pula e Reggio Emilia. Cresciuto a Messina (papà Luigi è stato anche presidente del circolo) e transitato a Vicenza, adesso si allena a Genova con l’ex professionista Andrea Basso.

Contro Soyler è stato un match combattuto, più impegnativo di quanto dica il punteggio. Entrambi specialisti della terra battuta, hanno dato vita a un match muscolare in cui Tabacco ha mostrato di avere qualcosa in più. Ma i margini sono ancora notevoli: dopo avere migliorato il servizio, adesso sta cercando di essere ancora più incisivo con il dritto. Di certo non gli mancano il carattere e la voglia di emergere, ma la strada è ancora lunga. E Giorgio ne è perfettamente consapevole.

Tra gli altri match di giornata, si segnala l’incoraggiante vittoria di Luigi Castelletti: ammesso con una wild card, ha vinto un match altalenante contro Giulio Colacioppo e adesso sfiderà lo svizzero Nicolas Parizzia, che in serata ha generato una grossa sorpresa battendo Samuel Vincent Ruggeri. Intanto, con questa vittoria, tornerà nella classifica ATP dopo essere stato numero 1512 nel 2021.

Trofeo Azimut Bergamo
Samuel Vincent Ruggeri (Foto di Antonio Milesi)

DELUSIONE VINCENT RUGGERI: SUBITO KO – Un mix di sorpresa e delusione, al calar delle tenebre, ha travolto il Tennis Club Città dei Mille mentre si materializzava l’eliminazione di Samuel Vincent Ruggeri. Reduce dalla finale a Cattolica, si era presentato a Bergamo con tante aspettative, ma si è arreso a Parizzia col punteggio di 5-7, 6-4, 6-4 in una partita che – altrove – probabilmente avrebbe vinto.

Ordine di Gioco-29giugno2023

È stato un brutto match, dominato dalla tensione, con pochi scambi e ancor meno spettacolo. I tanti errori di Vincent Ruggeri hanno favorito Parizzia, che ha avuto il merito di servire molto bene e non concedere particolari chance al suo avversario. Man mano che il match andava avanti, la paura di incassare un’altra delusione a Bergamo (l’anno scorso era testa di serie numero 1 e uscì al secondo turno) gli ha impedito di esprimersi al meglio.

Tabellone Singolare

L’ultima chance è arrivata nel finale: quando Parizzia ha servito per il match si è trovato sotto 15-40, ma il bergamasco ha giocato piuttosto male le due palle break e il match è finito lì. Grande delusione per lui, ma anche per un pubblico giunto numeroso da tutta la provincia. A questo punto, il torneo si apre a qualsiasi soluzione: con le prime tre teste di serie già fuori, il giocatore di più alta classifica ancora in gara rimane l’argentino Valerio Aboian. Ma ormai, in questo pazzerello Trofeo Azimut, non ci si può più stupire di nulla. (U.S.)