Secondo posto per Luca Cretti nella quarta tappa del Giro del Veneto. Ora veste la maglia da leader

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di Marco Cangelli
Niente vittoria, ma balzo in classifica assicurato per Luca Cretti al Giro del Veneto. Il 22enne di Sovere ha festeggiato nel migliore dei modi il suo compleanno nel corso della quarta e penultima tappa della corsa dedicata agli Under 23 cogliendo il secondo posto alle spalle Matteo Zurlo (Trevigiani Energiapura Marchio), ma vestendo al tempo stesso la maglia di leader della classifica generale.

La frazione, 137 chilometri da Borgo Valbelluna a Cortina d’Ampezzo, è stata caratterizzata nelle prime fasi da una grande bagarre con numerosi corridori che hanno provato a centrare la fuga da lontano.

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A raggiungere questo obiettivo ci hanno pensato Giovanni Zordan (Zalf Euromobil Desirée Fior), Luca Varroni (Cablotech) e Andrea Colnaghi (Onec) che però si sono dovuti arrendere poco prima del gran premio della montagna di Gosaldo, aprendo la strada in discesa a un quintetto composto da composto da Andrea De Totto, Nicolò Di Bernardo e Matteo Zurlo (Uc Trevigiani), Michael Zecchin (Zalf Euromobil Desirée Fior) e Simone Piccolo (Hopplà Petroli Firenze).

In grado di guadagnare un vantaggio massimo di 2’30”, i battistrada si sono pian piano sgretolati sotto i colpi di Zurlo che ha attaccato sul Passo del Falzarego resistendo al ritorno del plotone principale e presentandosi da solo sulle dure pendenze del Col Drusciè.

Cretti ha sferrato l’allungo decisivo raggiungendo il giovane veneto a circa 500 metri dal traguardo, una progressione che non è bastata per superare in volata Zurlo che ha avuto modo di tagliare la linea d’arrivo a braccia alzate.

Non è stato facile gestire la situazione, soprattutto a livello mentale, perché quando ci hanno attaccato c’era la tentazione di reagire subito. Lo svantaggio è diventato importante, ma grazie ai consigli del nostro DS Gianluca Valoti, ed al lavoro dei miei compagni, abbiamo impostato una strategia di recupero. Voglio ringraziarli uno ad uno: Nespoli, Kajamini, Novak ,Volpato che sul Falzarego si sono dimostrati insuperabili – ha raccontato il ciclista orobico -. Sull’ultima salita sapevo che potevo recuperare ulteriormente. Ai 500 metri dall’arrivo ho ripreso Zurlo, che però ha ancora avuto la forza di sprintare ai meno 300m. Devo dire che è stato bravo, dopo tanti chilometri in fuga, a trovare nuova esplosività“.

Nonostante l’ennesimo piazzamento, Cretti ha avuto modo di gioire per la conquista della vetta della graduatoria, complice anche la caduta in discesa del leader uscente Andrea Guerra (Zalf Euromobil Desirée Fior) che ha proiettato il portacolori del Team Colpack-Ballan-CSB al comando con 21 secondi su Zurlo e 52 su Luca Cavallo (Overall), giunto in terza posizione in occasione dell’arrivo in salita.

A confermare l’ottima prestazione della formazione di Almè ci hanno pensato Florian Kajamini e Pavel Novak che hanno concluso le proprie fatiche rispettivamente in sesta e nona posizione non facendo mai mancare il sostegno al proprio capitano.

Luca Cretti dovrà ora guardarsi dalle possibili “trappole” disposte dagli avversari lungo il Circuito del Prosecco che contraddistinguerà l’ultima tappa del Giro del Veneto in programma nella giornata di sabato 1 luglio, un tracciato su cui sia l’atleta bergamasco che i suoi tecnici porranno grande attenzione.

Sono soddisfatto di quanto realizzato sin qui, vestire la maglia di leader è sicuramente una bella emozione, ma ciò che conta è domani con l’ultima frazione Scomigo di Conegliano – Circuito del Prosecco. Dovremo stare attenti alle imboscate, anche se saremo pronti a sfruttare eventuali occasioni propizie – ha sottolineato Cretti a cui ha fatto eco il direttore sportivo Gianluca Valoti -. Saremo su un circuito che conosciamo molto bene, perchè qui si svolgono parecchi corse (il vecchio GP Sanson). La prova prevede 2.000 metri di dislivello e una serie di saliscendi che renderanno la corsa nervosa. Servirà ancora una volta il supporto di tutti. Speriamo nel pieno recupero di Nespoli che oggi è caduto. Il suo contributo è stato importante“.