di Marco Cangelli
Bordeaux è ancora una volta sinonimo di volata. La capitale della Gironda ha ospitato l’arrivo della settima tappa del Tour de France, 169,9 chilometri con partenza da Mont-de-Marsan, che ha visto il terzo successo consecutivo del belga Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck).
Il titolare della maglia verde si è confermato il più lucido negando a Mark Cavendish (Astana Qazaqstan Team) la possibilità di festeggiare la trentacinquesima vittoria alla Grande Boucle e spodestare così Eddy Merckx nella classifica degli atleti più vincenti.
Inizio tranquillo per il gruppo con Jonas Abrahamsen (Uno-X), Nelson Oliveira (Movistar), Simon Guglielmi (Arkéa-Samsic) e Mathieu Burgaudeau (TotalEnergies) che hanno preso subito il largo formando la fuga di giornata.
Gli ordini provenienti dalle ammiraglie hanno però imposto ai primi tre di rialzarsi subito lasciando in avanscoperta soltanto Guglielmi che ha guadagnato un vantaggio massimo di sette minuti prima di esser rimesso nel mirino delle squadre dei velocisti.
Complice il vento presente lungo il percorso e il lavoro svolto dagli uomini degli sprinter, decisi a far loro i punti in palio al traguardo volante, il giovane francese ha visto il plotone avvicinarsi da cui sono fuoriusciti a 78 chilometri dall’arrivo Nans Peters (AG2R Citroën) e Pierre Latour (TotalEnergies).
Il duo transalpino ha ridato linfa al tentativo di fuga riportando il vantaggio sopra il minuto e distanziando Guglielmi sulla Côte de Béguey, unico gran premio della montagna in programma.
Peters e Latour hanno proseguito di comune accordo sino a sette chilometri dall’arrivo quando l’atleta dell’AG2R Citroën lasciando al veloce passista il compito di mettere in scacco i velocisti, sempre più vicini al battistrada.
Tirato dagli uomini della Jumbo-Visma, davanti con l’intento di proteggere la maglia gialla Jonas Vingegaard, il plotone è tornato compatto negli ultimi 3000 metri quando ha preso in mano le redini della corsa l’Alpecin-Deceuninck della maglia verde Jasper Philipsen.
Il belga ha affrontato la volata con grande astuzia sfruttando il grande lavoro di Mathieu Van der Poel e recuperando l’inglese Mark Cavendish, partito da lontano e deciso a prendersi il record di tappe al Tour de France.
Terza piazza per l’eritreo Biniam Girmay (Intermarchè-Circus-Wanty), mentre l’Italia può festeggiare per il quarto posto a sorpresa di Luca Mozzato (Team Arkeà Samsic), bravo ad anticipare il campione europeo Fabio Jakobsen (Soudal-Quick Step).
Nessuna novità in classifica generale con il danese Jonas Vingegaard che conserva la maglia gialla con 25 secondi su Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e 1’34” su Jai Hindley (Bora-Hansgrohe).