di Marco Cangelli
Il nome di Gino Mäder rimarrà sempre nella memoria degli appassionati di ciclismo. Quel nome è stato messo in luce sul traguardo di Issoire da Pello Bilbao che ha conquistato la decima tappa del Tour de France.
Il portacolori del Bahrein-Victorius ha completato nel migliore dei modi la lunga fuga che gli ha consentito di ricordare il compagno di squadra morto sulle strade del Giro di Svizzera.
La frazione, 167,2 chilometri da Vulcania, ha visto una partenza particolarmente veloce complice una serie di attacchi che ha visto protagonisti la maglia gialla Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Simon Yates (Team Jayco-AlUla) con l’obiettivo di metter in difficoltà gli uomini della Bora Hansgrohe e dell’Ineos-Grenadiers.
Nonostante i tentativi, gli atleti si sono dovuti arrendere lasciando spazio ad altri attacchi che ha visto andar via quattordici corridori Michał Kwiatkowski (INEOS Grenadiers), Esteban Chaves (EF Education-EasyPost), Julian Alaphilippe e Kasper Asgreen (Soudal – Quick Step), Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), Mattias Skjelmose (Lidl – Trek), Ben O’Connor (AG2R Citroën Team), Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty), Anthony Perez (Cofidi ), Antonio Pedrero (Movistar Team), Krists Neilands e Nick Schultz (Israel – Premier Tech), Warren Barguil (Team Arkéa Samsic ) e Harold Tejada (Astana Qazaqstan Team).
Nonostante un tentativo di rientro da parte di Mathieu Van der Poel (Alpecin-Deceuninck) e Wout Van Aert (Jumbo-Visma), i battistrada hanno proseguito di comune accordo fino a 30 chilometri dall’arrivo con Neilands che ha allungato in solitaria sulla Côte de la Chapelle-Marcousse.
Dietro il gruppo si è sgretolato con Esteban Chaves, Pello Bilbao, Ben O’Connor, Georg Zimmermann e Antonio Pedrero pronti a inseguire e giocarsi le chance di vittoria.
Dietro un ulteriore gruppetto guidato da Alaphilippe ha provato a chiudere, tuttavia gli unici a rientrare sul lettone sono stati il quintetto trainato da Bilbao.
Lo spagnolo ha sfruttato la propria astuzia superando in volata Zimmermann e O’Connor e recuperando così numerose posizioni in classifica che gli hanno consentito di piazzarsi al quinto posto in graduatoria.
Davanti è rimasto al comando Vingegaard che precede di diciassette secondi Pogacar e di 2’40” su Jai Hindley (Bora-Hansgrohe).