di Marco Cangelli
Il cuore e il coraggio non bastano a volte per superare i momenti di crisi. Lo sa bene Tadej Pogacar che è crollato nel corso della 17ª tappa del Tour de France vinta da Felix Gall (AG2R Citroën Team) consegnando la vittoria finale nelle mani di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma).
La frazione, 165.7km da Saint-Gervais Mont-Blanc a Courchevel, ha visto lo sloveno dell’UAE Team Emirates che si è staccato dal gruppo dei migliori sulle pendici del Col de la Loze giungendo con 7’37” dal vincitore e quasi sei minuti dalla maglia gialla.
La corsa si è accesa sin da subito con una serie di attacchi che hanno caratterizzato le prime fasi e che hanno visto protagonista fra gli altri Giulio Ciccone (Lidl-Trek), deciso a rafforzare la propria leadership nella classifica per gli scalatori.
Gli attaccanti non hanno avuto vita facile con gli uomini della Jumbo-Visma e dell’UAE Team Emirates che sono rientrati con i rispettivi capitàni sul Col des Saises costringendo Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Jai Hindley (Bora-Hansgrohe) a inseguire.
La fuga si è quindi composta fra la discesa e il traguardo volante di Beaufort dove, sotto l’impulso di Ciccone, Julien Alaphilippe (Soudal-Quick Step) e Krists Neilands (Israel – Premier Tech) si è composto un gruppo particolarmente ampio con all’interno Jack Haig (Bahrain – Victorious), Mattias Skjelmose e (Lidl – Trek), Gregor Mühlberger (Movistar Team), Kevin Vermerke (Team dsm – firmenich),Magnus Cort e Rigoberto Uran (EF Education-EasyPost), Rui Costa (Intermarché – Circus – Wanty), Pello Bilbao (Bahrain – Victorious), Simon Yates e Lawson Craddock (Team Jayco AlUla), David Gaudu, Valentin Madouas e Stefan Küng (Groupama – FDJ), Felix Gall e Ben O’Connor (AG2R Citroën Team), Guillaume Martin (Cofidis), Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Chris Harper (Team Jayco AlUla), Hugo Houle e Nick Schulz (Israel – Premier Tech), Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Clemen Champoussin e Simon Guglielmi (Team Arkéa Samsic) e Gianni Moscon (Astana Qazaqstan Team).
Con Ciccone protagonista sul Cornet de Roselend e sulla Côte de Longefoy, il gruppo dei fuggitivi si è presentato compatto sino alle pendici del Col de la Loze dove un forte ritmo imposto dall’AG2R Citroën Team ha aperto la strada a Felix Gall che è riuscito a resistere al rientro di Simon Yates e ha concluso la tappa con 33 secondi sul britannico e 1’38” sull’iberico Pello Bilbao.
Dietro il ritmo regolare imposto dalla Jumbo-Visma ha messo in crisi Pogacar che, dopo lo sforzo profuso nella cronometro, non è riuscito a tenere le ruote dei migliori perdendo terreno dai diretti avversari.
A scattare in solitaria ci ha quindi pensato Vingegaard che ha provato a riprendere tutti i fuggitivi chiudendo al quarto posto a 1’52” da Gall.
In vista delle ultime quattro tappe il 26enne danese conduce la classifica generale con 7’35” su Pogacar e 10’45” su Adam Yates (UAE Team Emirates) che in chiave podio ha guadagnato terreno su Carlos Rodriguez.