di Marco Cangelli
La 6 Giorni di Pordenone ha vissuto una vera e propria “sfida nella sfida” nel corso della quinta giornata di gare.
Davide Boscaro ha affrontato il collega Matteo Donegà nel corso della prova UCI dedicata all’omnium lasciando da parte la collaborazione che li sta conducendo al successo finale nella competizione di ciclismo su pista e affrontandosi in qualità di avversari senza esclusione di colpi.
Il portacolori del Team Colpack Ballan CSB ha dovuto arrendersi all’emiliano del Cycling Team Friuli al termine di uno scontro avvincente che ha visto i due azzurri giocarsi il successo nella corsa a punti conclusiva.
Il primo atto dell’incontro è stato lo scratch dove Donegà è riuscito a precedere in volata Boscaro che ha avuto modo di rifarsi nell’eliminazione superando sul traguardo proprio il 25enne di Bondeno.
La competizione si è quindi risolta nella corsa a punti dove Donegà ha chiuso le proprie fatiche con 116 punti, quattordici in più dell’atleta in forza al team di Almè e sedici rispetto al friulano Davide Cimolai (Cofidis).
Posata “l’ascia di guerra”, Boscaro e Donegà sono tornati a gareggiare insieme con la maglia della Fondazione Friuli aggiudicandosi il giro lanciato a coppie fermando il cronometro in 22″114 davanti a Lorenzo Ursella e Riccardo Florian (Friulovest Banca, 23″245) e a Denis Rugovac e Justin Weder (Baviera Energym, 23″387).
Il duo tricolore ha dovuto però far i conti con una brusca caduta di Donegà nel corso della madison conclusiva che ha costretto l’atleta ferrarese ad alzare bandiera bianca nonostante le condizioni non apparissero particolarmente gravi.
Il maltempo abbattutosi sul Velodromo “Ottavio Bottecchia” di Pordenone ha condotto gli organizzatori a interrompere e annullare la kermesse consentendo a Boscaro e Donegà di presentarsi all’ultima sera al comando con 158 punti, 58 in più del sarnichese Lino Colosio e dell’umbro Niccolò Galli (Dass e Chemicals).