di Marco Cangelli
La sfortuna e la paura hanno accompagnato Martina Fidanza e Chiara Consonni nella Madison femminile ai Mondiali di ciclismo su pista in corso a Glasgow.
Le due atlete originarie di Brembate Sopra si sono dovute accontentare del quinto posto finale dopo aver vissuto attimi di terrore per la caduta di Fidanza che è stata coinvolta dalla scivolata di un’atleta olandese a quattro giri dalla conclusione.
Nonostante le fatiche accumulate nell’inseguimento a squadre, la portacolori del Ceratizit-WNT Pro Cycling e l’atleta dell’UAE Team ADQ hanno provato a inserirsi nella lotta per le medaglie sin dall’inizio cogliendo punti nel terzo e nel quinto sprint.
Le azzurre hanno provato a farsi vedere attorno a metà gara aggiudicandosi la sesta volata, tuttavia hanno dovuto far i conti con l’acido lattico nei momenti di maggior accelerazione, chiudendo a fatica sull’attacco promosso da Gran Bretagna, Australia e Polonia.
Il tandem tricolore ha quindi provato a riscattarsi con Consonni che è apparsa pimpante cogliendo il successo nel penultimo sprint in programma, tuttavia nella bagarre finale Fidanza è finita bruscamente a terra battendo la testa e dovendo così alzare bandiera bianca.
“Si è toccata l’olandese sopra di me e me la sono trovata di fronte – ha raccontato Fidanza -. Ho provato a evitarla, ma non avevo altro spazio dove passare e mi sono così ribaltata“.
Consonni si è quindi ritrovata da sola ad affrontare gli ultimi giri, provando a rimanere nelle prime posizioni, tuttavia l’allungo decisivo dell’Australia ha costretto l’orobica ad alzare bandiera bianca e a fermarsi a quota 14 punti.
“Martina sta bene. Abbiamo un po’ di sfortuna, ma l’importante è non essersi fatta nulla di grave – ha tranquillizzato Consonni -. Sapevamo di venir qui e puntare a prendere una medaglia che ci mancava. La caduta ci ha messo fuori gioco. Gli ultimi giri ho dovuto gareggiare da sola, ho provato a rimanere lì, ma non sono riuscita“.
Ad aggiudicarsi l’oro sono state quindi le inglesi Neah Evans ed Elinor Barker con 28 punti davanti alle australiane Georgia Baker e Alexandra Manly, disanti sole tre lunghezze, mentre il bronzo è andato al collo delle francesi Victorie Berteau e Clara Copponi con 22 punti.