L’argento ai Mondiali rappresenta una degna conclusione per la carriera di Andrea Zonca. Dopo nove anni di Nazionale e quattordici di Tchoukball, il 34enne di Presezzo ha deciso di lasciare l’azzurro in occasione della finale iridata persa per 58-57 contro Taipei.
L’amarezza per aver mancato quel titolo che mancava nella suo palmarès è stata mitigata dall’addio alla formazione tricolore, una decisione condivisa con il capitano Filippo Gilli e gli allenatori Fabrizio Caprani e Giorgio Zinetti e che aprirà una nuova strada per il giocatore orobico.
Dopo aver colto un argento e un bronzo nelle precedenti partecipazioni ai Mondiali, il portacolori del Saronno Castor è giunto a un passo dalla vittoria nel torneo andato in scena a Praga e che ha visto gli atleti del Bel Paese superare per 56-55 Singapore in semifinale.
Nonostante una prestazione esemplare, Zonca e compagni si sono dovuti arrendere sul filo di lana a Taipei in uno sport che unisce elementi di pallamano, pallavolo e basket e che vede impegnate due squadre di sei giocatori su un campo diviso in tre zone, ognuna con una rete elastica posta su una struttura inclinata.
I giocatori devono passarsi la palla e tirarla contro la rete senza che l’avversario la intercetti affinché rimbalzi sulla superficie dedicata e ottenga di conseguenza il punto, regole che i giovani italiani avranno modo di imparare seguendo l’esempio di Andrea Zonca.