Cesare Maestri e Vivien Bonzi regalano all’atletica bergamasca il titolo italiano di corsa in montagna.
Il portacolori dell’Atletica Valli Bergamasche e la rappresentante de La Recastello Radici Group hanno chiuso la propria stagione nel migliore dei modi vestendosi di tricolore in occasione del Memorial Pietro Lanfranchi “Peket” andato in scena a Casnigo.
La gara maschile ha visto come mattatore Luciano Rota (La Recastello Radici Group) che ha preso il largo sin dall’inizio venendo seguito a Andrea Elia (O.S.A. Organizzazione Sportiva Alpinisti), Henri Aymonod (U.S. Malonno), Maestri, Lorenzo Cagnati (La Recastello Radici Group) e Andrea Rostan (Atletica Saluzzo).
Lungo il tratto più duro il 23enne di Trescore Balneario ha dovuto desistere all’attacco di Aymonod che è transitato per primo sull’arrivo del Monte Farno in 53’20” davanti per un solo secondo a Elia.
Terza piazza per Isacco Costa (La Recastello Radici Group, 53’30”) che ha rimontato nel finale lasciandosi alle spalle il compagno di squadra Cagnati e Maestri che grazie al risultato si è aggiudicato il quinto titolo consecutivo davanti a Costa e Rota.
Netta affermazione al femminile per Joyce Muthoni Njeru (Atletica Saluzzo) che ha preso subito il comando delle operazioni e ha tagliato il traguardo del Rifugio Parafulmine in 1h02’28”.
Alle sue spalle lotta serrata per il titolo nazionale con Sara Bottarelli (Free-Zone) che è transitata al secondo posto assoluto a 2’18” dalla vincitrice davanti ad Alice Gaggi (La Recastello Radici Group) e Vivien Bonzi.
Una prestazione che ha consentito alla 22enne di Sorisole di difendere la leadership nella graduatoria davanti a Bottarelli e Gaggi oltre all’oro fra le promesse.
Fra gli juniores trionfo per il burundese Therence Bizoza (Atletica Saluzzo) che è andato a vincere con il tempo di 35’44’’ davanti a Francesco Bongio (CSI Morbegno) e Nicola Morosini (US Rogno) che si è aggiudicato il titolo italiano.
Fra le ragazze vittoria netta di Anna Hofer (Sportclub Merano) che ha preceduto Emily Vucemillo (Sportclub Merano) e Elisa Peverelli (AG Media).